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Forse Barbie si è stufata di dedicarsi solo allo shopping e agli appuntamenti con Ken e ha deciso di esplorare nuovi confini. Ecco che, in occasione del suo 60 compleanno arriva Barbie astronauta, ispirata niente meno che a Samantha Cristoforetti.
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La nuova Barbie è stata creata in due versioni: con la tuta bianca della NASA EMU (Extravehicular Mobility Unit, la tuta per le spacewalks) e con la divisa di volo blu dell’ESA. Le fattezze ricordano proprio Samantha, la prima donna italiana nello spazio che ha trascorso circa 199 giorni nella Stazione Spaziale Internazionale. Il progetto è parte della collezione Shero ("she" + "hero") dedicata alle donne che hanno fatto la storia, realizzandosi e superando i limiti e le discriminazioni di genere (tra queste anche Frida Khalo, la chef Helene Darroze, Sara Gama, capitana della nazionale femminile di calcio e molte altre). Il progetto nasce dalla necessità di dare alle ragazzine dei modelli di donna importanti da seguire. Secondo alcuni studi, infatti, già a partire dai 5 anni le bambine iniziano ad avere i primi dubbi sulla loro possibilità di intraprendere determinate carriere rispetto ai loro coetanei maschi.
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La collaborazione di Mattel con la Cristoforetti fa parte del progetto Dream Gap e mira avvicinare le bambine all'ingegneria aerospaziale e all'astrofisica perché non rinuncino a sognare di diventare anche loro astronaute. Ersilia Vaudo Scarpetta, Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea ha spiegato, infatti, che “Nonostante bambini e bambine solitamente raggiungano gli stessi risultati in scienze e matematica, sono molto poche le bambine che sognano di diventare studiose, ingegneri o specialiste nel settore spaziale”. Ecco perché, anche tramite questa iniziativa, “L’Agenzia Spaziale Europea si occupa attivamente di stimolare l’interesse delle bambine verso le materie tecniche e alla carriera dell’astronauta in quanto ci serve una varietà di talenti per garantirci un degno futuro nello spazio”.
Al momento solo il 15% degli astronauti sono donne: il futuro quindi è in mano alle nuove generazioni e speriamo che anche Babie possa aiutare le bambine di oggi a sognare in grande e le donne di oggi e di domani a rendere il mondo un posto più equo.