Chanel, la maison francese più importante di sempre, caposaldo dell’haute couture, inizia una nuova epoca, con a capo Virginie Viard.
Dopo la recente scomparsa del Kaiser Karl Lagerfeld, la domanda più gettonata nel mondo della moda è stata: "Riuscirà la Viard a tenere alto lo storico nome della maison?" L’ultima sfilata di Chanel è stata un chiara risposta a questa domanda.
Nessuna contaminazione da terre lontane, né influenze da un futuro avvenieristico, ma un tuffo nel passato, una ricerca e uno studio meticoloso della storia del brand quello condotto da Virginie Viard per l’ultima sfilata.
Così il Grand Palais di Parigi si trasforma scenicamente nell’appartamento di Cocò Chanel, iconico per la sua scalinata specchiata a chiocciola, resa leggendaria dalle foto d’epoca che ritraevano Cocò e le sue modelle con adesso le prime creazioni.
Una scelta quella della nuova first designer che vuole comunicarci un messaggio ben preciso: la consapevolezza dello stile e della storia della maison.
Una collezione che si potrebbe definire “fedele” quella del Métiers d’Art 2020, e che la stessa Virginie Viard commenta così: "C'è una sorta di semplicità nel tornare indietro all'ABC di Chanel, non dobbiamo fare troppo. Non volevo il solito viaggio a lunga distanza delle collezioni Métiers d'art, volevo rimanere a Parigi. Così abbiamo pensato a un nuovo modo di fare le cose."
Un continuum con lo stile Cocò Chanel confermato dai classici completi in tweed, dai nastri di gros-grain e dalle giacche doppio petto, rivisitati però in chiave moderna. Così sotto gli iconici tailleur le modelle sfilano con la pelle nuda, scoperta, adornata da catene e cinture dorate, come vediamo qui su Gigi Hadid, la top model favorita dalla maison.
Prova di una maggiore attenzione per un pubblico giovane? Per noi la risposta è certamente questa, e ad avvalorare la tesi un pezzo in particolare, la felpa che recita “Chanel 31 Rue Cambon” , indirizzo dell’appartamento di Cocò, pronta a diventare il must have delle it girl.
Tra tessuti pregiati come chiffon e seta, e tra accessori impreziositi da perle e oro, spiccano anche le idee innovative della Viard, nel pieno rispetto della politica Chanel. Così sfilano in passerella abiti da sera monospalla, jumpsuit e fantasie tie-dye.
I classici modelli disegnati da Cocco Chanel, che dopo il fortunato impero del genio di Karl Lagerfeld, prendono nuova forma, consapevole ma innovativa, inizia l'era di Virginie Viard.