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5 regali di Natale eco-sostenibili (senza greenwashing)


Sta arrivando il Natale, e il problema dei regali (green o meno) si fa sempre più vicino. Esasperazione del consumismo, le spese natalizie canalizzano in pochi giorni la produzione e l’acquisto di oggetti che non servono, non piacciono e non verranno usati. Con tutte le emissioni e l’inquinamento che ne conseguono. La cosa migliore, forse, sarebbe non farli. Ma se non volete rinunciarvi, potreste avere delle buone ragioni.


Foto di Marko Klaric da Pexels

Il Natale, la festività cristiana tanto quanto i culti pagani che sono confluiti in essa, è una festa bellissima. E’ la celebrazione della luce dopo un lungo periodo di buio, e di ciò che l’ha sostituita nelle notti più scure: gli affetti, la famiglia, la comunità. E i regali, se non cedono al consumismo, possono diventare una conferma, una materializzazione di quei legami che ci sostengono nel freddo dell’inverno.


Ovviamente, qualsiasi regalo che sappiamo con certezza l’altra persona apprezzerà e userà, è già sulla buona strada per essere ecologico. Con questi piccoli suggerimenti voglio semplicemente darvi qualche idea per un Natale più green. Per celebrare i vostri legami, senza mercificare i vostri sentimenti. E per ricordarvi della Natura nella lista di persone a cui fare un regalo.


1. CREA - DIY

Foto di Ron Lach da Pexels

Questa è la prima cosa che vi consiglio in assoluto. Pensare che l’unico mezzo che abbiamo per aiutare l’ambiente sia acquistare (regali di Natale) in modo diverso, green, non è solo sbagliato, ma è soprattutto limitante delle nostre possibilità come esseri umani. Le creazioni più ecologiche che potete realizzare sono sicuramente immateriali. Una lettera, una poesia, una canzone, un disegno, una foto, un video o una playlist, qualsiasi sia l’arte che voi (o l* destinatar*) preferite. Non deve essere stupendo, perfetto o monetizzabile. Sarà comunque un dono unico, e più autentico di qualsiasi regalo a cui è attribuibile un prezzo.


Non solo. Cucinare, preparare un dolce o altre prelibatezze, è anch’essa una forma di creazione, e sicuramente apprezzata da tutti. Meglio se usate ingredienti locali (punto 3), se non siete così fortunati da avere un orto (e anche una piantina, specie se autoctona, è un regalo sostenibile e creativo ). Con ingredienti naturali si possono persino creare tanti prodotti cosmetici ecologici e zero waste. E in generale, potete trovare un sacco di spunti per realizzare qualsiasi cosa vogliate, riciclando e riutilizzando, anche se usare la vostra creatività e quello che avete a disposizione è decisamente più stimolante. Sicuramente solarpunk.


2. SOSTIENI L’ARTE

Foto di Tima Miroshnichenko da Pexels
Foto di Tima Miroshnichenko da Pexels

Per rimanere nell’ambito dell’immateriale e dell’artistico, perché non regalare esperienze, e sostenere il settore della cultura live, massacrato da pandemia e DPCM? Potete acquistare i biglietti di un concerto, di uno spettacolo teatrale, o di un film. Se cercate musica, si possono comprare album e track direttamente su Bandcamp, e sostenere gli artisti in modo diretto (comunque migliore di abbonamenti Spotify o Youtube), oppure in negozi fisici.


3. COMPRA LOCALE


Foto di Sarah Chai da Pexels

Packaging ed emissioni dell’e-commerce sono un problema centrale dopo questa pandemia, e abbiamo arricchito Jeff Bezos già abbastanza. Le economie locali, invece, stanno soffrendo sempre di più, ma sono le uniche ad essere in grado di offrire prodotti a Km0, sostenibili per l’ambiente e per le persone che li producono, liberi da sfruttamento della terra e dei lavoratori, equosolidali ed ecologici. Qualsiasi cosa dobbiate acquistare, da un libro a un panettone, rivolgetevi alle realtà locali ecosostenibili (ad esempio, ai gruppi di acquisto solidali) della vostra città (Greenpeace ne ha mappate alcune). Scoprirete un mondo di alimentari e cosmetici sfusi, librerie dell’usato, ristoranti vegani e molto di più.


4. RIUSA L’USATO

Foto di 3888952 da Pixabay

Vi sto suggerendo, con la scusa del green, di riciclare i regali di Natale che non vi servono? Beh, forse. In linea di massima, voglio sdoganare il riutilizzo e l’acquisto di seconda mano, e magari anche il baratto ed il prestito. Abbiamo già prodotto una marea di oggetti inutilizzati. Non trasformiamo tutto in rifiuto, ma diamogli nuova vita! Si era già parlato dei molti pericoli del fast fashion: potete cercare i vostri regali nei negozi dell’usato. Molte le opzioni in giro per l’Italia, fisiche ed online: consigliati Shpock per qualsiasi cosa, Depop se non volete rinunciare allo stile, ma anche Armadio Verde e la catena dei Mercatopoli. Meglio ancora Humana Vintage. Per una scelta a zero emissioni, preferisci i negozi della tua città agli store online: il trasporto, comunque, inquina.


5. DONAZIONI GREEN

Foto di Akil Mazumder da Pexels

Se avete a cuore l’ambiente, potete pensare di fare una donazione alle numerose associazioni ambientaliste, che hanno sempre bisogno di finanziamento per svolgere il loro lavoro di lotta e informazione. Tant’è che molte vi danno in cambio dei perfetti regalini: la Lipu ha degli invitanti cesti natalizi, Survival International (qui spiego perché è importante, è perché non c’è il WWF in questa lista) calendari e agende riciclate, Legambiente magliette, Greenpeace tazze, lunchbox e borracce. Ma ci sono anche donazioni più mirate, e libere da mercificazione: come piantare alberi ( con Trees For Life, Tree Sisters o Treedom) o adottare una tartaruga marina (con CRTM Brancaleone, Fondazione Cetacea, Archelon o Legambiente), sostenere Fridays For Future o Extinction Rebellion.


E voi, pensate anche all’ambiente quando fate un regalo? Avete altre idee per evadere dal consumismo, e fare regali di Natale immateriali e realmente green?


P. S. non inquina solo il regalo, ma anche il packaging: potete riutilizzare vecchi pacchetti, usare carta di giornale o imparare la magica arte del furoshiki!







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