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KUBE

5 album che mi hanno svoltato il 2020

Ogni volta che finisce un anno, mi piace tirare le somme dei migliori album usciti e, spesso faccio dei sondaggi sul mio profilo personale per capire meglio i gusti delle persone che mi seguono o per dare nuovi spunti di ascolto. Quest anno, in particolare, mi sono concentrata tantissimo sulla musica, essendo il mio settore, nonché uno dei più colpiti, insieme a quello dei lavoratori dello spettacolo, ma soprattutto perché i concerti mi mancano come l'aria.

Sono sempre stata un'onnivora di live, molto spesso andavo da sola pur di sentire artisti nuovi e interessanti (e poi facevo anche parte degli addetti ai lavori).

Beh tutta questa maledetta situazione, mi ha fatto capire quanto non si debba dare per scontato nulla; lavorare in cassa, al guardaroba o in biglietteria (o in qualsiasi altra cosa ci fosse da fare) mentre guardi gli altri che fanno serata, come ascoltare musica attorniata da centinaia o migliaia di persone, tutti uniti, felici, emozionati e sudati, lì per lo stesso motivo. Cazzo quanto mi manca.

Spero che in questo 2021 si riesca a ritornare a quei concerti, a quelle meravigliose serate, piene di emozioni e energie di cui non riesco a fare a meno.


Per chi come me soffre gravemente di ossessione da nuova musica, vi lascio i 5 album che mi hanno svoltato il 2020 e, fatto capire che, è proprio nei momenti più difficili che i veri artisti danno il meglio di sé.



"Circles" - Mac Miller

Si lo so, non è proprio il tipo di artista di cui scrivo solitamente, ma è un'artista che è stato fondamentale per me. Sarà scontato ma, quando ho saputo che era morto ho pianto, ci sono rimasta davvero male, non me lo aspettavo proprio. Prima, mi era successo lo stesso solo con Amy Winehouse. Due grandissime perdite per la buona musica.

"Circles" è l'album postumo alla sua morte, uscito a gennaio 2020 ed ascoltarlo, se sei legat* a lui, fa davvero male. Più volte, anche in "Swimming" (2018) aveva parlato di suicidio, di malessere personale mentale e fisico e di sentimenti spezzati, questa volta è tutto ancora più amplificato. Un bellissimo pugno nello stomaco.

Ho avuto l'onore (vincendo un concorso) di poter ascoltare l'album in anteprima negli studi della Universal a Milano ed è stato meraviglioso. Ero così emozionata e contenta di poter ascoltare ancora la sua voce, i suoi testi di nuovo e, come sempre, non ha deluso le aspettative. Le mie preferite rimangono 'Circles' ("Well I drink my whiskey, you sip your wine, went through a wall, sittin', watchin' the world falling down its decline"), 'Complicated' ("Some people say they want to live forever, that's way too long, I'll just get through today") e l'inaspettata cover di Arthur Lee 'Everybody' che mi ha fatto sciogliere in mille lacrime. Se invece volete stare su un mood più hip hoppettaro e ballerino, vi consiglio 'Good News' e 'Blue World'.

Vi lascio una chicca a cui sono molto affezionata, l'ultima performance che ha fatto prima di morire. Ora torno a piangere nell'angolino.



"Operazione Oro" - Joan Thiele

Il primo disco interamente in italiano dell'incantevole Joanita, una sorpresa bellissima che ci ha fatto entrare un po' di più nel suo mondo "ghetto-chic", carico di sincerità, energia e sensualità e sonorità urban, r'n'b e soul.

Una delle mie prime recensioni per Kube parlava di lei, una delle artiste italiani più talentuose che abbiamo e, "Operazione Oro" ne è la prova, dandomi anche la possibilità di scoprirla e di indagare meglio nella sua musica.

E' stata proprio una bella scoperta.

Non c'è una canzone di quest album che non mi piaccia, le melodie e i suoi testi così sinceri e vicini, hanno accompagnato la mia voglia di malinconia come quella di liberazione più totale; da 'Bambina' ("Senza paura di essere niente, di essere giudicata sempre dalla gente"), 'Viso Blu', 'Medicine' ("Torno solo indietro per prendermi la mano e dirmi che sto bene qui con me") a 'Sempre la Stessa' ("La mia musica è DNA") e 'Puta'.

Un viaggio fatto di lacrime, balletti e sorrisi veri.



"Everything Is Beautiful" - Princess Nokia


Già dalla copertina si può capire l'epicità di questo album per non parlare del fatto che, lo stesso giorno (26.02.20), ha fatto uscire ben due album con testi e sonorità (non solo il titolo) opposti. Sto parlando di "Everything is Beautiful" e "Everything Sucks"; il primo ha attirato più la mia attenzione anche se nel secondo ci sono pezzi come 'Tomboy' che meritano decisamente la vostra attenzione.

Il singolo che mi ha fatto strippare e che credo di aver ascoltato almeno un milione di volte è 'Gemini'. Si, ovviamente sono anche io una gemelli ed è riuscita a descriverci al meglio, forse anche fin troppo bene. ("My planet's Mercury, my element is air, I'm such a free spirit that I don't fucking care")

Non posso che consigliarvi anche 'Happy Place', 'Sugar Honey Iced Tea' e 'Green Eggs & Ham'.



"Calambre" - Nathy Peluso

Lo rinominerei "l'album che mi tira su l'autostima"! Una bomba ad orologeria carica di femminismo, sensualità e voglia di spaccare il mondo.

Te ne innamori al primo ascolto, d'altronde la regina argentina difficilmente ne sbaglia una.

Basta vedere il suo ultimo album "Calambre" (scossa) che è pieno di hit: da 'Buenos Aires' a 'Business Woman' ("Me llaman porque soy una business woman, tengo negocios que dirigir yo sola hago guita desde que nací bien piola. Me llaman porque soy una business woman"), alla (mia preferita) 'Sana Sana'.

E, proprio perchè Nathy Peluso le azzecca tutte, il 27 novembre ha fatto uscire un'altra mina totalmente inaspettata, con Bizzarrap, che non potete assolutamente perdervi!




"The Album" - Teyana Taylor

Mi aveva già conquistata con la copertina ispirata a Grace Jones e, ascoltando l'album, non ha deluso le aspettative. Uscito il giorno del Juneteenth, "The Album" si colloca subito nel panorama musicale politico del 2020. Questa volta è personale e lo si capisce subito con la canzone 'Intro' che, riporta la concitata telefonata registrata durante il parto di sua figlia avvenuto prematuramente a sorpresa sul pavimento del bagno di casa nel giro di pochissime ore. Ci ha voluto regalare un momento davvero intimo.

Con 'Bare Wit Me' si apre a confessioni a cuore aperto di una donna confusa e irrazionale, come non capirla. 'We Got Love', la mia preferita, è una stupenda marcia soul-funk con la presenza della regina dell'hip hop Miss Lauryn Hill e un videoclip che prende spunto dall'immaginario di Janet Jackson! Non potete perdervelo. periodt.

Per non parlare della partecipazione nel rap cyphers degli hip hop awards, uno trai migliori video usciti quest anno. Un inno al femminismo e alla black culture/music, totale.


Per la serie: sono fissata a fare le playlist su Spotify, vi lascio anche questa compilation con molti dei migliori album e singoli usciti in quest anno... da dimenticare, ma non musicalmente.


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