Old Dolio (Evan Rachel Wood) è una ragazza di ventisei anni che vive in un ufficio dismesso nel retro di una fabbrica insieme ai genitori (interpretati da Debra Winger e Richard Jenkins), sopravvivendo di giorno in giorno compiendo piccoli furti. Impossibilitati a pagare l’affitto, Old Dolio e la famiglia progettano una truffa grazie alla vincita di tre biglietti per New York: nell’aereo i tre viaggeranno separati fingendo di non conoscersi. Una volta atterrati, la coppia prenderà per sbaglio la valigia della figlia, che incasserà i soldi dello smarrimento del bagaglio. Sull’aereo però, i genitori incontrano Melanie (Gina Rodriguez), una ragazza sveglia e intraprendente che si unirà al trio di truffatori cambiando per sempre le loro vite.
Presentato al Sundance Film Festival nel gennaio di quest’anno, Kajillionaire è approdato in anteprima in Italia alla Festa del cinema di Roma dove ha vinto il premio Miglior film della sezione Alice nella città. Diretto dalla regista, drammaturga, scrittrice e artista concettuale Miranda July, Kajillionaire è un film indipendente dalle tinte bizzarre che tratta i temi della crescita, della genitorialità e della dipendenza affettiva.
Sebbene Old Dolio abbia ventisei anni, il film viene definito come un coming-of-age: ella infatti non si comporta affatto come una donna adulta, oltre il suo ingegno nel mettere in atto piani criminali infatti è una persona piuttosto immatura, non in grado di rapportarsi in modo sincero e autentico con le persone ed estranea ad ogni tipo di dimostrazione d’affetto. I genitori, infatti, la trattano semplicemente come una partner in crime e non come una figlia, dando per scontata la sua complicità nei loro affari loschi e non offrendole nessun tipo di riscatto o di possibilità di opposizione a quel tipo di vita. Old Dolio si trova in un vero e proprio stato di co-dipendenza affettiva, nel quale si trova totalmente soggiogata a ciò che i genitori scelgono per lei, incapace di discernere il giusto dallo sbagliato, soffocata dalla relazione disfunzionale che la porta a confidare fino alla fine della buona fede dei due.
Lo stato di equilibrio della vita dei tre delinquenti viene successivamente distrutto dall’arrivo di Melanie, una giovane donna vivace, estroversa, intraprendente e diversa dagli altri personaggi: apparentemente frivola e ingenua in realtà si rivelerà la più saggia di tutti. È proprio lei infatti che si accorge della profonda solitudine di Old Dolio che prende sotto la sua ala protettrice, assumendosi il compito di colmare tutte le sue carenze, realizzando con lei una bucket list delle attività della sua infanzia di cui è stata privata.
Un elemento ricorrente del film è l’imminente “grande terremoto” di cui parla Robert, il padre di Old Dolio, che viene preceduto da diverse terrificanti scosse. Miranda July stessa in un’intervista parla del terremoto come simbolo di trasformazione ed è significativo il fatto che la scossa più violenta avvenga proprio nella seconda parte del film, quando Melanie e Old Olio si trovano completamente da sole, in una scena dai tratti onirici che segna profondamente la protagonista. È proprio dopo questa grande scossa e grazie all’aiuto dell'empatica Melanie che Old Dolio inizierà a prendere coscienza della propria condizione psicologica. Il finale, tenero e amaro allo stesso tempo, apre ad un futuro indefinito ma sicuramente diverso.
Un aspetto interessante da analizzare del film è poi lo stesso titolo, infatti Robert verso l’inizio del film dice “most people wanna be kajillionaires, that’s the dream […] I prefer to just skim” esternando un ampio divario tra la propria famiglia e il resto della società, che rincorre per una vita il sogno di arricchirsi criticando fortemente questo tipo di mentalità capitalista. Un’altra critica evidente è quella alla famiglia “tradizionale”, la famiglia “fake” di cui parla Theresa la madre, quella che prepara i pancakes e incarta i regali. Questa visione negativa della società americana viene portata all’estremo dalla coppia di genitori risultando semplicemente ai nostri occhi in un fallito tentativo di coprire l’incapacità e il totale disinteresse nel voler agire da genitori responsabili. Paradossalmente, in contrasto con ciò che loro stessi dichiarano, la loro indifferenza nei confronti dei bisogni della figlia diviene tale perché le loro attenzioni sono concentrate totalmente nel raggiungimento di quel benessere tanto criticato ma necessario per la sopravvivenza. In tutto ciò quindi, risulta evidente una certa analisi della società che risulta ancora estremamente divisa in classi sociali e caratterizzata da una mancanza estrema di riscatto sociale di cui oltre ad Old Dolio sono vittime in primo luogo gli stessi genitori.
Kajillionaire quindi risulta un film denso di chiavi di lettura, caratterizzato da un ritmo scorrevole, una trama originale e dalle eccelse performance attoriali dei quattro personaggi principali. Distribuito da Universal, il film è previsto in uscita in Italia per il 19 novembre.
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