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Scopriamo chi è Claudia Lari, digital artist di Adidas


Claudia Pellegrino, in arte Claudia Lari, ha 23 anni, vive a Cosenza, dove frequenta l'ultimo anno di Giurisprudenza ed è la Digital Artist per ADIDAS Italia.

Da sempre appassionata di arte si avvicina al disegno per gioco e, prendendo spunto da un artista giapponese che disegna delle sagome erotiche sui ritratti femminili, sviluppa lo stile che oggi la contraddistingue.

È la direttrice creativa di Cromosomi, un progetto nato nel 2016 che, attraverso eventi culturali, promuove la musica indie italiana ed illustratori emergenti.

Il tuo sogno era fare il magistrato e adesso sei una vera e propria artista, com'è iniziato tutto?

«Su Instagram. Postavo i miei disegni sul mio profilo e un giorno una ragazza che lavora per Adidas mi ha scritto un messaggio privato su Facebook chiedendomi se potevo realizzare dei disegni per loro».

Ti è cambiata la vita grazie un messaggio su Facebook. Sei davvero figlia della nostra generazione.

«Davvero assurdo, Quando ero piccola mia madre mi comprava sempre il mitico Scatolone Fabbricone, ma mai avrei pensato né di fare questo né di collaborare con Adidas, Credo che la vita sia bella per questo, è imprevedibile».

Com'è stato prendere questa strada? Immagino non sia stato semplice.

«No, soprattutto perché all'inizio le persone non capivano esattamente cosa facessi. Dovevo costantemente spiegare e giustificare le mie scelte, quando basterebbe potare rispetto per il lavoro degli altri, qualunque esso sia. Inoltre mi sono domandata per un po' di tempo se fossi all'altezza del mio compito. Insomma ero una normalissima giurista che pubblicava qualche disegno da un paio di anni e loro, invece, erano Adidas».

Raccontami un po' dei tuoi progetti e di Cromosomi, com'è nato?

«Nasce dall'esigenza di stimolare e di creare un punto di incontro tra musica e arte. Ho creato un mini gruppo di illustratori, due di Roma e uno di Milano, e abbiamo già collaborato con tanti artisti, come Frah Quintale e Willy il Peyote in occasione dei loro concerti, grazie a Be Alternative Eventi. Ci sono in programma diverse mostre visive ed eventi. Vorrei soprattutto portare il mio mondo qui in Calabria, a Cosenza. Che è la stessa cosa che sto cercando di fare anche insieme a Stefania Sammarro, con Art Fabrique».

Cosa consigli alle ragazze che, come te, stanno sperimentando cose nuove lavorativamente?

«Collaborando con un'azienda come Adidas ho cominciato ad occuparmi di cose nuove, quindi ho cominciato a studiare e leggere tanti libri. Dunque consiglio di documentarsi, studiare e di crescere professionalmente. Capiterà di non sapere qualcosa, quindi informatevi. Sembra banale, ma la formazione è l'unica cosa che vi farà sentire più sicure».

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