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“Wanderlust” è la nuova serie della BBC che ha fatto debutto su Netflix quest’autunno, insieme al film “Been So Long”, sempre di produzione inglese.
LA TRAMA
L’attrice australiana Toni Collette, nota per aver fatto parte di pellicole come “Il sesto senso” (1999), “Little Miss Sunshine” (2006) e “Hereditary - Le radici del male” (2018), interpreta il ruolo di Joy, una terapista sposata e madre di tre figli, la quale dopo aver subito un grave incidente stradale si trova insoddisfatta nella sua vita sessuale e sentimentale nei confronti di suo marito Alan, interpretato dall’inglese Steven Mackintosh.
La coppia riconosce la presenza di un sorta di “blocco” che non riesce a procurare loro alcun piacere, interesse o eccitazione a letto. Da una parte sia Joy che Alan sanno di amarsi, ma allo stesso tempo sono consapevoli che il loro rapporto sta diventando sempre più noioso e stancante da sostenere.
Per questo motivo i due decidono di aprirsi ad una relazione aperta: Joy esce con altri uomini e così fa Alan, con il solo intento di fare sesso insieme agli altri partner senza provare altri sentimenti più solidi o profondi. La soluzione al loro problema sembra funzionare all’inizio, ma poi la situazione comincia a prendere una piega inaspettata - coinvolgendo figli, amici e colleghi di lavoro.
IL TITOLO
Oltre ad essere il titolo della serie stessa, il termine “Wanderlust” deriva dalle due parole “(to) wander” e “lust”, che rispettivamente significano “vagare” e “desiderio”.
“Wanderlust” quindi è un sentimento, un senso che porta alla ricerca di uno stato di benessere dove dubbi ed incertezze sono inesistenti. Si potrebbe dire che è una specie di sentimento idilliaco, nel quale le persone sono contente di quello che hanno e non chiedono altro.
LE DINAMICHE E IL PERSONAGGIO DI JOY
Nella serie infatti Joy, come anche i suoi figli, è alla ricerca del suo benessere interiore, che non è mai riuscita a trovarlo del tutto. Forse questo sentimento è solo un’illusione, come può essere anche risolto, o non preso in considerazione. Lei decide di non ignorare il suo istinto e i suoi desideri. Lei prova ad avere una nuova visione del suo mondo affettivo e prova ad sperimentare nuove emozioni.
Certo, è un percorso che va a procurare alcuni danni e dubbi profondi, ma alla fine Joy non si tiene nulla dentro. Pur essendo terapista, è la prima che si fa aiutare da un’altra specialista. Joy è colei che ha innescato un sistema pieno di rischi e difficoltà, ma è l’unica che prova ad aprirsi in una società dove si tende a stare chiusi in se stessi, solo perchè essere “vulnerabili” è sinonimo di essere “deboli”, quando invece non è altro che sinonimo di essere “riconoscenti dei propri bisogni”.
Infine, la serie tratta anche dell’amore visto da due punti di vista: l’amore degli adulti, dove la maggior parte delle problematiche stanno sulla paura della stabilità, e l’amore dei più giovani, dove domina la paura dell’inizio e dell’essere esposti fisicamente e mentalmente con una persona.
PERCHÉ SCEGLIERE DI VEDERE “WANDERLUST”?
“Wanderlust” è per tutti coloro che sono interessati ad avere una conoscenza più approfondita riguardo alle difficoltà di coppia. Ovviamente la serie tv si occupa solo di alcuni casi - dalla monogamia al lesbismo, dalla relazione aperta al primo rapporto sessuale - ma lo spettro è alquanto grande da ricoprire e dare un’impressione riguardo alla tematica dell’amore e delle relazioni.
La serie è anche un inno alla vita, che viene vista come un insieme di processi e sviluppi sentimentali che spesso prendono il sopravvento nella nostra esistenza.