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Dal 18 gennaio è disponibile su Netflix la stagione numero 5 di Grace and Frankie, serie tv comedy che dal 2015 ci narra le divertenti avventure di due donne obbligate a rifarsi una vita dopo i 70 anni, una fascia d’età in cui tutto sembra statico e ormai definito.
Quando i rispettivi mariti, Robert e Sol confessano di amarsi e di aver portato avanti una relazione omosessuale alle loro spalle per più di vent’anni, le sicurezze di Grace e Frankie crollano. I due uomini chiedono il divorzio, e le loro ex-mogli non possono fare altro che trovare rifugio l’una nell’altra, andando a vivere insieme e diventando grandi amiche e confidenti.
Inutile dire che la convivenza ha risvolti esilaranti, soprattutto perché Grace e Frankie sono agli antipodi per personalità e stile di vita: la prima è fredda, altezzosa ed elegante, la seconda è espansiva, goffa ed eccentrica, una vera hippie che non ha ancora dimenticato Woodstock. Nonostante la loro indole opposta, le due donne superano piano piano divergenze e pregiudizi, riscoprendo se stesse e l’altra. Iniziano quindi ad a darsi una mano nelle difficoltà e sviluppano lati del proprio carattere che, altrimenti, non avrebbero mai esplorato da sole.
Benché siano anziane, dunque, Grace e Frankie crescono moltissimo nel corso degli episodi, proprio come i loro ex-mariti Robert e Sol.
Fin dal primissimo episodio, infatti, i personaggi di questa serie ci danno un insegnamento fondamentale: non è mai troppo tardi. Anche a 70 anni si può divorziare per perseguire il vero amore, si può rivalutare qualcuno che fino a quel momento avevi mal sopportato, si può imparare qualcosa, si può ricominciare.
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Con una trama originale già sulla carta, la storia è resa sempre fresca e scoppiettante dall’interpretazione magistrale delle due protagoniste, due attrici che la carica non l’hanno mai persa: si parla delle iconiche Jane Fonda e Lily Tomlin, rispettivamente 81 e 80 anni. Donne incredibili le cui beauty routine sono probabilmente segreto di stato, grandi artiste e grandi amiche, unite nella carriera già dagli anni 80 nel film Dalle 9 alle 5… Orario Continuato (Nine to Five), insieme alla mitologica Dolly Parton – di cui aspettiamo trepidanti un cameo nella serie (che è già stata rinnovata per la sesta stagione).
![Eccole: Dolly Parton, Jane Fonda e Lily Tomlin.](https://static.wixstatic.com/media/6dfb37_60c7982c302c483ebd70cacbdf59725c~mv2.jpg/v1/fill/w_768,h_574,al_c,q_85,enc_auto/6dfb37_60c7982c302c483ebd70cacbdf59725c~mv2.jpg)
Come Jane e Lily hanno dichiarato in un’intervista da Ellen (di cui vi lasciamo il video: queste tre insieme sono esilaranti), la quinta è la stagione del “I don’t give a fuck”, che potremmo educatamente tradurre con “faccio ciò che voglio”.
Come loro stesse, anche i due personaggi sono ormai arrivati alla soglia degli 80 anni, e non hanno più tempo per tirarsi indietro quando si tratta di dichiarare il proprio amore per qualcuno, di rimettersi in affari o di combattere contro le ingiustizie del mondo.
Nei nuovi episodi, Grace e Frankie diventano ancora più abili a trovare il lato comico delle situazioni difficili, in un universo comunque fortunato, fatto di salute fisica e case sulla spiaggia. Quello della soleggiata San Diego è un contesto ottimista, ma comunque plausibile, minato da problemi familiari e segreti taciuti per anni.
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Costellata di battute e situazione al limite dell’assurdo, anche questa stagione ripropone tematiche importanti come quella della masturbazione femminile, già di per sé un tabù, ma qui trattata in modo ancora più particolare. La masturbazione di cui si parla è infatti quella di donne anziane e in menopausa, spesso dissociate del tutto dal mondo del sesso perché acciaccate, non più fertili o non più sexy.
A questi preconcetti Grace e Frankie riescono a mettere un grosso freno, non solo perché portano avanti una vita privata sessualmente attiva, ma anche perché decidono di diventare socie in affari progettando e mettendo in commercio un vibratore adatto al corpo e alle esigenze di donne mature, chiamato Ménage à Moi.
Di nuovo, i 60, 70 o 80 anni non sono uno scoglio, se noi non vogliamo che lo siano, e nessuna donna dovrebbe precludersi la possibilità di essere felice o provare piacere.
Anche l’omosessualità continua ad essere uno dei temi principali della serie, sempre raffigurata maniera naturale, semplice come dovrebbe essere, declinata in modi diversi attraverso personaggi diversi. In questa stagione, in particolare, uno dei rappresentanti della comunità LGBT+ è RuPaul, presente solo in due puntate ma comunque in grado di lasciare il segno con la sua simpatia ed estrosità.