Negli ultimi tempi mi sono appassionata sempre di più al mondo della profumeria. Per me il profumo è strettamente legato ai ricordi; quando casualmente mi imbatto in una fragranza familiare, riesco a rivivere esperienze passate, un po’ come Proust con le sue madeleines.
Ho raccolto alcuni concetti fondamentali e riportato alcune curiosità che vorrei condividere con voi.
La prima distinzione da tenere a mente riguarda la concentrazione, cioè la quantità di profumo contenuta all’interno di una fragranza.
Facendo riferimento alle tipologie di fragranze, l’Eau de Cologne (EDC) possiede solamente una piccola percentuale, pari al 3-5%. L’Eau de Toilette (EDT) e l’Eau de Parfume (EDP) hanno rispettivamente tra il 12-15% ed il 15%-20% di concentrazione. Infine, l’estratto di profumo ne ha una quantità del 25-30%.
Questa conoscenza è essenziale per capire sin da subito che prodotto stiamo acquistando e quanto ci terrà “profumate” nel corso della giornata!
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Ora parliamo della piramide olfattiva, cioè una rappresentazione molto efficace delle note che compongono una fragranza. E’ costituita da 3 livelli, suddivisi in base al loro grado di evaporazione.
Partendo dalla punta della piramide, troviamo le note di testa (o top notes). Queste sono le prime che si sentono in un profumo; si tratta delle più volatili, cioè di quelle che tendono a sparire più in fretta. Rientrano in questa categoria gli agrumi, le piante aromatiche e le note acquatiche o marine.
Successivamente, troviamo le note di cuore (heart notes), più potenti e consistenti rispetto a quelle precedenti. Hanno una media persistenza e fanno parte di questo gruppo gli odori della frutta, dei fiori e le note verdi.
Infine, alla base della piramide, si collocano le note di fondo (base notes), cioè quelle che rimangono e vengono percepite più a lungo sulla pelle. Evaporano lentamente e rappresentano la “personalità” vera e propria della fragranza. Ne fanno parte le sfaccettature speziate, legnose, gourmand, muschiate etc.
Ogni profumo ha un proprio sviluppo, il modo in cui esso cambia una volta spruzzato sulla pelle. Ad esempio, se esso evolve nel tempo viene definito complesso, invece, se rimane inalterato, è considerato lineare.
E’ importante considerare che una fragranza può variare anche in base al pH della pelle e la sua acidità.
Un’ulteriore suddivisione, più specifica e utile a capire i nostri gusti personali, è legata alle differenti categorie di fragranze.
Le principali sono Agrumata, Floreale, Fougèr (accordo composto da lavanda, legni, muschio di quercia, cumarine, bergamotto etc.), Chypre (accordi di muschio di quercia, cisto-labdano, patchouly e bergamotto), Legnosa (sandalo, patchouly, cedro e vetyver), Ambrata-Orientale e Cuoiata.
Il profumo è senza dubbio il ritratto personalissimo della nostra idea di bellezza e l’espressione di noi stesse.
Le mie fragranze preferite sono quelle floreali e agrumate, ma con note pungenti e persistenti, come ad esempio “L’ombre dans l’eau” di Diptyque, mio profumo del momento. E voi in quali fragranze vi riconoscete?