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Ecologia in spiaggia: 10 consigli per vacanze eco-friendly

Il 21 giugno è passato: sono ufficialmente arrivate l’estate, la calura, e la fine del coprifuoco. Se non siete in sessione (amich3 vi sono in vicina), è il momento di organizzare vacanze e giornate in spiaggia. Il mare, però, è molto di più che un posto dove passare l’estate: è un luogo fondamentale alla vita sulla Terra 365 giorni all’anno. Per garantire la sua incolumità anche d’inverno, è necessario che durante il sovraffollamento estivo venga tutelato.

Ecco per voi dieci piccoli, semplici ma radicali accorgimenti che vi permetteranno di passare del tempo in spiaggia rispettando la natura.

1. Plastica e rifiuti: i danni della plastica per gli oceani non sono certo una novità per nessun*. Per ridurre lo sversamento di rifiuti in mare, evitate di portare plastica in spiaggia, preferendo contenitori riutilizzabili. Se proprio non riuscite a farne a meno, l’importante è raccogliere e buttare ogni cosa: anche i mozziconi di sigaretta, o i bisogni dei nostr* amic* animali! E se vi sentite particolarmente predispost*, Legambiente e altre associazioni organizzano giornate di raccolta rifiuti in spiaggia.





2. Creme solari bio: sono fatte con sostanze chimiche che possono essere molto dannose per l’ambiente marino, specialmente per fitoplancton o coralli. Gli ambienti costieri sono fra i più biodiversi e produttivi del pianeta, e sostengono la vita anche sulla terraferma: la loro tutela è fondamentale. Preferite quindi creme solari formulate appositamente per ridurne la tossicità, e non fate il bagno finché la crema non si è perfettamente asciugata.


3. No bagnoschiuma: anche questi sono tossici e difficili da smaltire per l’ambiente marino. Certo, ne esistono alcuni biodegradabili e fatti solo con materiali naturali: ma per togliervi il sale, quando fate la doccia in spiaggia o in barca, vi basterà un po’ di acqua dolce.


4. Non raccogliere conchiglie! Tutt* noi ne abbiamo portato a casa qualcuna almeno una volta. Purtroppo però, tutto ciò che (di naturale) si trova in spiaggia, dai legnetti alle alghe, deve rimanervi. Tanto che raccoglierli è vietato dalla legge! La natura è ciclica, ogni cosa muore per decomporsi e rinascere in altra forma. I gusci delle conchiglie, ad esempio, contengono carbonato di calcio, che può essere utilizzato dai crostacei e ricci per costruire carapace od esoscheletro. Lasciare le cose dove stanno evita di alterare questo delicato equilibrio.


5. Non camminare nella vegetazione dunale: le dune costiere, in Italia, sono un habitat a rischio: sia per la loro massiva cementificazione, distruzione e trasformazione in stabilimenti balneari, sia per il problema dell’erosione costiera che avanza. Per proteggere questo habitat davvero biodiverso e ricco di specie uniche, seguite i sentieri tracciati. Eviterete di compromettere la flora o di distruggere i nidi dei fratini, una specie di uccello minacciata.





6. Niente falò: la vegetazione dunale e la macchia mediterranea possono prendere fuoco molto facilmente! E meno facilmente ricrescono. Per evitare di distruggere anni di sforzi vegetali, fate attenzione anche alle sigarette.


7. Tracce di tartaruga. Sulle spiagge italiane possono nidificare le tartarughe marine Caretta Caretta : se ci passeggiate la mattina presto potreste trovare tracce di una mamma tartaruga che ha deposto le uova, o di un nido che si è schiuso. Se le vedete, non avvicinatevi, e chiamate la capitaneria di porto (1530): vi indirizzeranno verso associazioni che possono proteggere il nido.




8. Inquinamento acustico: divertirci in spiaggia è di certo un nostro diritto. Ma le spiagge, specialmente quelle più naturali e isolate, non sono solo nostre: le condividiamo con una pluralità di flora e fauna. Per questo è fondamentale non fare troppo rumore, ad esempio con i motori di barche e moto d’acqua, ed evitare di disturbare uccelli e altre specie che vi abitano (ed oltre a essere silenziosi, mezzi come canoe o sup sono anche a zero emissioni di co2!). Anche i nostr* cagnolin* possono spaventare o compromettere gli organismi costieri: fate attenzione, e preferite spiagge dog-friendly.

9. Valorizza la posidonia. Quei tappeti marroni che a molt* di noi possono dare fastidio sono in realtà simbolo di una spiaggia sana. Questa fanerogama marina ha anche un’importantissima funzione, ovvero quella di proteggere dall’erosione costiera. Le mareggiate invernali la rimuovono al posto della sabbia, lasciando così intatta la linea di costa. Preferite quindi spiagge ecologiche, che riposizionano la posidonia sul litorale a fine stagione o non la rimuovono affatto.




10. Non toccare stelle marine e altri animali. Le creature marine sono davvero affascinanti, quasi aliene, sicuramente meravigliose. La tentazione di immortalare il nostro incontro con stelle marine, polipi o altri organismi intertidali è sicuramente molta, ma toccare o estrarre dall’acqua queste bellissime creature significa condannarle a morte. E anche quando vedete organismi spiaggiati, non avvicinatevi, ma chiamate sempre la capitaneria di porto (1530).


Il mare ci accoglie tutte le volte che ne abbiamo bisogno. L’accesso ad una costa pulita e accogliente è un diritto di tutt*: è necessario opporsi ad ogni sua privatizzazione, distruzione o sfruttamento, e vivere il mare in modo consapevole. Difendetelo anche con questi piccoli accorgimenti quotidiani.


Buone vacanze!

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