"Odio ed amo. Perché lo faccia, mi chiedi forse. / Non lo so, ma sento che succede e mi struggo.", scriveva Catullo in uno tra i suoi più famosi epigrammi. Qualche secolo dopo, siamo messi uguali: ci struggiamo per amore e non sappiamo il perché. E come se non bastasse, la tecnologia, ci ha rifilato le spunte blu su Whatsapp.
Inviate i vostri quesiti amorosi a lamoreaitempidikube@gmail.com , e avrete le vostre risposte.
![](https://static.wixstatic.com/media/9c5502_5bebe3045feb40759b77a0712d609182~mv2_d_1890_2154_s_2.png/v1/fill/w_980,h_1117,al_c,q_90,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/9c5502_5bebe3045feb40759b77a0712d609182~mv2_d_1890_2154_s_2.png)
Cara Amanda,
Mi chiamo Martina, ho 22 anni, vivo a Firenze e studio all'università.
Da qualche tempo ho qualche problema di organizzazione tra studio, lavoro, vita privata, amici, fidanzato e le tante cose che ho da fare. Vivo con mamma da sola da qualche anno e naturalmente in casa devo dare una mano e quindi non ho faccio la stessa vita delle mie coetanee, ho più responsabilità e spesso sono stanca. Arrivo al Venerdì sera stremata e non ho molto voglia di uscire, di andare a ballare.
Questo mio mood è fonte di critiche da parte di molti e a volte mi sento poco compresa da tutti ed è come se tutti non capissero la mia situazione.
Le loro critiche mi fanno male, perché le parole provengono da persone importanti e che fanno parte della mia vita. Ci sto molto male e molte volte non riesco a fregarmene, mi fanno piangere le loro cattiverie.
Come si fa a diventare immuni? Spero tu possa aiutarmi.
Martina
Cara Martina,
Brené Brown , famosa ricercatrice americana, in uno dei suoi talk, in merito alle critiche, ha tirato fuori dal suo capello magico una famosa citazione di Roosevelt:
"Non è il critico che conta, né l’individuo che indica come l’uomo forte inciampi, o come avrebbe potuto compiere meglio un’azione. L’onore spetta all’uomo che realmente sta nell’arena, il cui viso è segnato dalla polvere, dal sudore, dal sangue; che lotta con coraggio; che sbaglia ripetutamente, perché non c’è tentativo senza errori e manchevolezze; che lotta effettivamente per raggiungere l’obiettivo; che conosce il grande entusiasmo, la grande dedizione, che si spende per una giusta causa; che nella migliore delle ipotesi conosce alla fine il trionfo delle grandi conquiste e che, nella peggiore delle ipotesi, se fallisce, almeno cade sapendo di aver osato abbastanza. Dunque il suo posto non sarà mai accanto a quelle anime timide che non conoscono né la vittoria, né la sconfitta."
Capito Martina? L'onore spetta all'uomo che è realmente nell'arena e non a quello che in fila al bar per il settimo drink con una camicia stirata dalla mamma. Non puoi spiegare alle persone cosa significhi avere una vita impegnativa, se l'unica loro preoccupazione è il tipo di rossetto che si metteranno al mattino. Non puoi neanche obbligarli a capire che si fa fatica, se sono sprovvisti di empatia.
Riposati, Martina, e divertiti quando sei in vena di festa. Tra qualche anno ringrazierai te stessa, la vita e tua madre, quando riconoscerai da lontano la stessa leggerezza, mentre tu saprai esattamente da che parte stai: nell'arena.
Inviate i vostri quesiti amorosi a lamoreaitempidikube@gmail.com , e avrete le vostre risposte.