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Autostima is the new black


Via @anahardesign

Autostima. Quante volte ci siamo trovate a fare i conti con questo complicatissimo concetto?

Sembra facile. Poi ci rendiamo conto che il nostro caschetto asimmetrico non somiglia affatto a quello della nostra instagrammer del cuore, che abbiamo un po’ di cellulite nonostante tutte le tisane drenanti che beviamo, che non riusciamo sempre a rispettare le scadenze che ci prefissiamo.

Basta andare su Instagram per vedere immagini di modelle statuarie con il thigh gap, donne realizzate che a 26 anni sono CEO di una start-up di successo, diciottenni con case da riviste di arredamento, labbra turgide e addominali da sogno.

A volte è facile cadere nello sconforto più totale, sentirsi sbagliate, sempre in ritardo sulla tabella di marcia che la società sembra imporci.

Quello che ci dimentichiamo è che ciò che vediamo sulle piattaforme social non corrisponde sempre alla realtà. Vediamo lo scatto finale, l’immagine ritoccata, patinata, perfetta, che cela le occhiaie, la stanchezza, le lacrime e gli sforzi per ottenere quel determinato risultato.

Dimentichiamo di essere a nostro modo speciali, in quanto esseri irripetibili, dotati di un’interiorità che è solo nostra, di una bellezza unica, che risiede nelle nostre imperfezioni, nelle nostre fossette, nel modo che abbiamo di ridere e di attorcigliarci i capelli tra le dita.

A volte ci sentiamo sbagliate perché non ci sentiamo brillanti, cool, e siamo lontane dal mood “faccio cose vedo gente” che i social ci propinano tramite influencer e Instagrammer; ci sentiamo enormemente sfigate perché per noi pizza + Netflix rimane uno dei migliori programmi in assoluto per il sabato sera.

Noi non siamo sole, siamo perfette così come siamo, nel nostro essere allo stesso tempo “normali” ma uniche, affascinanti nel nostro essere imperfette.

Il nostro timing dev’essere scandito dai nostri ritmi, dai nostri goals, dalle nostre prospettive, e non deve essere minimamente tacciato da ciò che la società ritiene essere “giusto”, perché non esistono tempistiche giuste o sbagliate, tutto dipende da come noi affrontiamo gli eventi e le circostanze della vita.

Il nostro approccio con i modelli offerti dai social network, o più in generale dai media, deve diventare proattivo, quando vediamo post di donne che ce l’hanno fatta dobbiamo pensare che il nostro percorso è qualcosa di completamente unico, e dobbiamo sentirci spronate a fare del nostro meglio, secondo le nostre tempistiche, invece di sentirci invidiose dell’altrui successo o inadeguate.

Dobbiamo allenarci a pensare al confronto come a qualcosa di positivo, che apporta arricchimento alla nostra vita, e non a un modo per sminuirci e denigrarci, solo perché, come tutti, commettiamo errori o abbiamo debolezze.

Impariamo ad amarci, a fare le cose per noi stesse, a sentirci forti proprio perché abbiamo dei difetti e possiamo migliorarci e puntare sempre al meglio.

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