top of page

KUBE

Che cos'è la tie-dye: fantasia spensierata


La stagione calda, si sa, sposa le tinte accese e va a braccetto con i look hippie, boho chic e tutto ciò che ispira leggerezza e libertà, molto lontano dalla rigidità dell’inverno.

A scaldare i nostri cuori e i nostri animi per questa stagione Primavera/Estate si fa spazio come vero e proprio must, la stampa Tie-Dye, trend cardine degli anni ’60, che già durante i Nineties aveva avuto una rinascita ed ora è stato riadattato ed è ora qui a riempire di colore le nostre giornate.

Ma che cos'è?

È la stampa coloratissima e psichedelica simbolo della controcultura giovanile statunitense, della Beat Generation e dei figli dei fiori, che ci fa fare un viaggio nel tempo e ci catapulta direttamente a Woodstock e al 1969, l’anno della svolta.

Non si conosce molto di questa tintura “fai da te", precisamente non sappiamo né quando ne dove sia nata, ma probabilmente deve la sua origine a errori di colorazione del tessuto.

Si dice sia stata Beyoncé la prima a riabilitarlo e ovviamente gli stilisti hanno colto l’attimo e subito lo troviamo sulle passerelle dei maggiori brand, come Prada, Proenza Schouler, Stella McCartney e tanti altri.

Abiti, magliette, felpe e accessori, niente è escluso, bisogna solo capire cosa fa

al caso nostro!

Ma come si realizza questa stampa?

In italiano letteralmente chiamato “tintura a riserva”, si ottiene legando in modo molto stretto la stoffa, così da impedire la penetrazione dei pigmenti di colore in alcune zone. Nel momento in cui si asciuga bisogna rimuovere lo spago, che avevamo usato per non far penetrare la vernice, e finalmente si riesce a vedere la parte rimasta neutra. Alla fine si ottengono forme irregolari e i bordi non netti, creando così risultati sempre diversi e dei veri e propri pezzi unici.

Non siete curiose di provare a realizzare “home made” i vostri vestiti Tie-Dye come delle vere hippie pronte a partecipare ad un festival di musica?

90 visualizzazioni
bottom of page