top of page

KUBE

L'amore ai tempi di Kube: la posta del cuore


"Odio ed amo. Perché lo faccia, mi chiedi forse. / Non lo so, ma sento che succede e mi struggo.", scriveva Catullo in uno tra i suoi più famosi epigrammi. Qualche secolo dopo, siamo messi uguali: ci struggiamo per amore e non sappiamo il perché. E come se non bastasse, la tecnologia, ci ha rifilato le spunte blu su Whatsapp.

Inviate i vostri quesiti amorosi a lamoreaitempidikube@gmail.com , e avrete le vostre risposte.

ke

Cara Amanda.

Mi chiamo Barbara e ho 30 anni. Ho un lavoro che mia appaga e mi piace viaggiare, Sono sempre stata indipendente, quelle tipiche persone che non dipendono mai da nessuno, che hanno una propria vita e non hanno mai messo la propria felicità nelle mai di qualcun'altro.

Ti seguo e ho letto tutte le tue risposte, sono d'accordo con te. Quando si è piccoli si fa più fatica a capire alcune dinamiche nelle relazioni, ci vuole un po' di pratica e un bel po' di amor proprio. Insomma, sono una brava allieva e sono lucida, o comunque lo sono abbastanza da capire che qualcosa non va.

Ho lasciato andare un ragazzo, chiamiamolo T, non era la persona giusta per me e non perché io pretenda chissà che cosa, ma perché non era una rapporto sano: quello bastato sulla fiducia, sul rispetto reciproco, sull'affetto e sull'amore.

Alcune volte vorrei tornare indietro e cercare di cambiare i piccoli atteggiamenti che mi fanno pensare di aver sbagliato. Non eravamo fatti per stare insieme, ma sono qui a domandarmi: se fossi stata più dolce, sarebbe cambiato qualcosa? se non avessi detto quella frase, si sarebbe innamorato di me?

Non riesco a lasciar andare e mi sembra una sottile e buffa condanna. Sono stata io a dire basta e sono qui a fare l'autopsia dettagliata ad una storiella senza senso.

Devo ammettere che mi piaceva tanto, il sesso era ottimo e la sintonia era sopra la media. Peccato, che sia andata a fine così.

Stamattina ero triste, perché non posso più vederlo, toccarlo, coccolarlo. Non posso neanche più arrabbiarmi o ridere e scherzare con lui. Inoltre, ero triste perché mi fa sentire molto sola, mi fa sentire come se non fossi nessuno. La mia laurea, il mio lavoro spariscono davanti a qualcuno che non mi vuole vedere e neanche vivermi.

Pensavo che allontanarmi mi avrebbe aiutata a proteggermi, per non rimetterci l'autostima, e invece sono qui a fantasticare su di lui.

Cosa posso fare?

A presto,

Barbara

Cara Barbara,

Non mettiamo la felicità nella mani di qualcuno, ma ci serve sempre una persona che ci strappi via la tristezza e la chiamiamo indipendenza. Non ti preoccupare, Barbara, sei esattamente come tutti noi: umana.

In inglese si dice: let go or be dragged, cioè ''lascia andare o vieni trascinato''. Capita, di avere quel senso di irresolutezza, che ci spinge ad abbandonarci a pensieri e a metterci in discussione per persone che non meritano la nostra attenzione. L'hai detto tu, che non era la persona giusta, e chi sono io per contraddirti. Non c'erano le basi, il terreno giusto per metterci una tenda, figurati se puoi costruirci un castello.

Cosa ti sei persa? Niente di che, cara Barbara, solo delle risate e del buon sesso che puoi trovare a buon prezzo di mercato dentro un bar, e alcune volte non ti costa neanche l'amore proprio e ti pagano pure il drink. Ti sorprenderai nello scoprire che, quello che adesso ci sembra speciale e irripetibile, in realtà è molto più comune di quello che immagini.

Lascia andare, lascia andare i dubbi e i sensi di colpa, lascia andare il ricordo e il fantasma di qualcuno che non può far parte nella vita che vuoi avere. Non offuscare la donna che sei e quello che hai conquistato per metterti sullo stesso livello di chi non ti rispetta.

Se non siamo le vittime di qualcuno, siamo vittime di noi stessi. Per quanto tempo ancora hai intenzione di giocare a fare il medico-legale?

Inviate i vostri quesiti amorosi a lamoreaitempidikube@gmail.com , e avrete le vostre risposte.

14 visualizzazioni
bottom of page