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Vita Da Fuorisede: Istruzioni per l'uso


“Non vedo l’ora di andare a vivere da solo/a”. In quanti lo abbiamo detto durante gli anni del liceo? In quanti desideravamo che arrivasse presto il periodo dell’università per assaporare il piacere dell’indipendenza?

Io sono Maria Rosaria, ho 24 anni ed ero una di quelle persone. Nata e cresciuta in un piccolo paesino della Calabria, a 18 anni sognavo di andare il più lontano possibile da casa per poter ricominciare e vivere la vita alle mie condizioni; col senno di poi mi sono resa conto che, nonostante gli errori ti aiutino a migliorare, avrei voluto essere più informata su cosa veramente comporta l’essere fuorisede ed è per questo che sono qui, per dare a voi le informazioni per vivere al meglio questa esperienza.

Partiamo dalla questione principale, l’alloggio.

Su questo cerco di mantenermi vaga in modo che possiate adattarlo ad ogni situazione e città.

Create una check-list con le cose che per voi l’alloggio ideale dovrebbe avere, SIATE REALISTI soprattutto tenendo a mente il budget; siate pronti a dover sacrificare qualcosa per poter avere un tetto sulla testa.

Ecco alcuni esempi su cose da tenere a mente quando si è alla ricerca dell’alloggio migliore.

1. TRAGITTO CASA-UNI

Partite dall’università e cercate di spostarvi e di cercare annunci, sul web o sulle bacheche, nelle zone limitrofe alla sede nella quale dovrete seguire le lezioni. Capite quali mezzi di trasporto vi servono per arrivare a destinazione e tutte le possibili combinazioni necessarie per ogni eventualità.

2. CAMERA SINGOLA/DOPPIA

Questo dipende esclusivamente da questioni di budget ma anche da preferenze personali. Non fatevi ingannare, anche se a condividere la stanza c’è una vostra amica, fidatevi di me e cercate di evitare la camera doppia come la peste perché, dopo una giornata intensa di studio, è importante avere i propri spazi nei quali stare in pace e serenità. So che dal punto di vista economico magari non sarà ideale, però credo che riuscirete a trovare qualcosa per ogni budget in tutte le città anche se questo spesso significa allontanarsi un po’ dalla meta.

3. LOCATION

Come Alessandro Borghese insegna, la location è molto importante; questo non significa che il vostro palazzo debba sembrare una reincarnazione di pinterest o la vostra camera deve essere a prova di instagram, la location è intesa come vicinato e sicurezza della zona in cui abitate.

Vivere in centro, soprattutto nelle grandi città, non è come vivere nel centro del paesino; per quanto possa essere “figo” dire di abitare in centro, non è sinonimo di sicurezza o tranquillità. Meglio vivere qualche fermata più in là, in una zona sicura e meno rumorosa, piuttosto che strapagare una stanza solo per essere vicini a Zara o altri negozi.

4. COINQUILINI

Tasto dolente ma che deve essere menzionato. Tutti vorremmo andare d’accordo con tutti ma, messi in una condizione di quotidianità, non sempre ciò è possibile. Essere amici con i vostri coinquilini è stupendo ma non deve essere il vostro focus principale, il rispetto per gli altri deve essere sempre alla base di tutto. Ci saranno degli screzi come è normale che sia però non rovinatevi la vita se non andrete d’accordo, se mai l’aria dovesse diventare troppo pesante, usate questo periodo come una lezione per il prossimo alloggio. Piccola tip: se riuscite a trovare un* coinquilin* che è nella vostra facoltà è un grandissimo plus.

Queste sono le cose principali che mi sento di consigliarvi e che, ai miei tempi, avrei voluto sapere; non buttatevi giù se i primi tempi saranno difficili o non saranno quelli che sognavate, la prima esperienza da “adulti” è una lezione di vita che serve per crescere e capire come migliorarsi.

Spero che questo primo articolo della rubrica vi abbia interessato e aiutato; vi aspetto la prossima settimana con un nuovo articolo della vita da fuorisede.

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