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ARTEmisia: intervista con CharlotteLeBleu



Carlotta Sangaletti, conosciuta principalmente col nome d'arte CharlotteLeBleu, è un'artista e illustratrice italiana. Ligure ma col cuore oltralpe, il suo talento è stato giustamente messo sotto i riflettori grazie ad alcune importanti collaborazioni. Con ciò, ha guadagnato un importante seguito sui social network, dove continua a condividere le sue opere che ci fanno scorgere una profonda sensibilità e cristallina passione per l'arte e l'illustrazione.


Ciao Carlotta! Parlaci un po' di te e del tuo percorso. Ciao, e super grazie per darmi l’opportunità di parlare di me. Io sono Carlotta, in arte CharlotteLeBleu e ho iniziato il mio “percorso d’arte” da bambina! Ho sempre avuto la passione per tutto quello che è pittura, creatività, storia, illustrazione, narrativa ecc. Non sono mai stata brava a scuola perché sotto il libro di testo io viaggiavo con la mente e disegnavo... ero proprio la classica bambina che veniva ripresa più volte in classe perché non sentiva che la maestra la chiamava...per il semplice fatto che avevo la testa altrove, non perché fossi maleducata. Arrivato il momento della scelta delle superiori i professori girando gli occhi al cielo hanno detto “non possiamo far altro che consigliarti l’artistico” e così fu, ho frequentato l’istituto d’arte più vicino a casa e poi l’accademia di belle arti a Carrara. Non sono stati anni facili anche se era quello che volevo fare da una vita perché non sono mai stata compresa e “cullata” e stimolata come tanti miei compagni. Ho trovato solo due professori che hanno creduto in me e io ho riposto tutto in loro. Tante volte ho pensato “ma che cosa sto facendo... è una perdita di tempo” invece loro mi hanno spronata (gli ultimi anni di Accademia) ed eccomi qui, senza mai “mollare l’osso”.

Da dove nasce il nome CharlotteLeBleu? CharlotteLeBleu è un misto di cose che adoro, la Francia in primis. Mi sono sempre immaginata nelle Boulevard francesi a dipingere qualsiasi cosa vedessi in giro (invece no ma va beh). Poi perché amo il blu, è lui che mi ha chiamata a se! È stata fantastico. Ero ad una mostra di Yves Klein a Palazzo Ducale a Genova e a fine percorso c’era una vasca di pigmento blu Klein intensissimo. Io sono rimasta impalata lì moltissimo tempo attirata da quel colore, ho sentito caldo al petto, è stata una sensazione stranissima, come se non l’avessi mai visto. È da lì non l’ho più lasciato, quindi ho pensato che doveva assolutamente far parte del mio nome d’arte. Inoltre è un esagerato omaggio a una delle mie attrici/artiste preferite Charlotte LeBon.


Da dove è nata la tua passione per il disegno e la pittura?

Come ti dicevo prima, nasce da quando ero bambina. È stato amore a prima vista come il blu, ricordo che mia zia mi regalava tantissimi fascicoli di arte che uscivano in edicola e anche se non sapevo leggere li guardavo fino a sciuparli e ridisegnavo le opere fino allo sfinimento. Ci sono certe opere di Van Gogh, Picasso, Cézanne, Monet, etc che saprei disegnarle a occhi chiusi da tanto che le ho guardate!


Dove trovi l'ispirazione per le tue opere? L’ispirazione viene da me, da quello che faccio e penso, difatti le mie opere mi rappresentano molto. Se sono in crisi d’ispirazione però leggo molto così viaggio con la fantasia e prendo appunti. Leggo anche tanti libri per bambini e ragazzi, sono sincera, mi piacciono molto. Se proprio sono svogliata invece cerco su internet o chiedo ai miei followers.


Cosa credi abbia portato al tuo stile così caratteristico e delicato?

L’essere me. Io sono così. Difatti quello che mi ha ispirato è un agglomerato di cose che amo e ho amato in tutta la mia vita fino ad ora. Sono anche cose inconsce, però metto davvero tanto me stessa nelle mie opere, quindi mi rispecchiano.

Difatti è sempre difficile da spiegare quando le persone mi chiedono “ma perché non fai più bionde? Perché non fai ragazze asiatiche, africane, etc?” Cerco di accontentare tutti nei miei disegni, ma è come se le mie opere fossero una sorta di diario personale e quindi c’è sempre questa figura standard che mi rappresenta.

Come mai hai deciso di rappresentare quasi esclusivamente corpi femminili? Rappresento solo donne un po’ per il fatto che ti ho spiegato prima, perché rappresento quasi sempre me, è un po’ perché sono cresciuta esclusivamente da donne e ho sempre e solo disegnato donne ( a parte a scuola) quindi mi viene più facile e naturale.



Nonostante la tua formazione sia di stampo classico, le tue opere sono state rese famose anche grazie all'aiuto dei social. Qual è il tuo rapporto col digitale? Io odiavo il digitale e i social, come dici tu ero proprio di stampo classico è così volevo rimanere, però sai...i tempi vanno avanti e non bisogna rimanere bloccati solo per orgoglio, quindi mi sono rimboccata le maniche e ho fatto l’investimento della vita: comprare un iPad e cercare di imparare ad usarlo. Da lì poi ho cercato di mettere anima e corpo sui social, cercando di farne un lavoro e di farmi conoscere e la fortuna ha avuto la meglio. I social se usati bene sono una manna dal cielo perché comunque dobbiamo fare i conti con la nostra epoca ed è l’epoca di internet e dei social quindi è giusto usarli con senso (senza abusarne ovviamente).

Hai collaborato con tantissime realtà e persone, e porti avanti numerosi progetti personali. Quali sono i lavori che ti stanno più a cuore? Allora....il progetto che più ho amato è stato quello dei segni zodiacali, è stata una fatica immensa perche non volevo ritrarre le classiche illustrazioni dello zodiaco ma volevo dare senso di quotidiano e credo di essere riuscita, quindi sono super fiera di quel progetto. Come quello delle veneri. Parlare di body positive con tante persone e confrontarci nei commenti e nei messaggi è stato veramente bello ed efficace. Fare gruppo è sempre bellissimo.


Hai dei nuovi progetti a cui stai lavorando? Sto lavorando a tanti progetti. Uno è un sogno della vita e spero vada a buon fine ma non posso dire molto mentre l’altro è un progetto di cucina e illustrazione con Valentina Leporati che faremo uscire verso gennaio! Un altro progetto interessante sarà con RiofavaraWine, un’azienda siciliana di vini, e non vedo l’ora di mostrarvi tutto. Mi piacciono i progetti e mi tengono super carica spero sempre di esser sommersa!


Quali sono degli artisti che ami e che ti hanno ispirato ad intraprendere questa carriera? Picasso senza pensarci! Era una persona burbera e io non potrei mai essere così, però amo tutto di lui! Mi da così tanta ispirazione. Una delle mie artiste preferite è stata l’ultima moglie Françoise Gilot, un genio pure lei. Oppure amo anche Cézanne, per i suoi colori, un vero maestro e Monet, e Van Gogh ahhahah e tutti! Impossibile decidere. Ogni fase della mia vita ha avuto un’ossessione verso qualche artista. Ne amo davvero tanti e mi ispirano sempre.


Cosa consiglieresti a qualcuno che vorrebbe intraprendere il tuo stesso percorso? Non è mai facile consigliare qualcosa per un percorso artistico ma banalmente fa tutto la dedizione. Io sapevo che non avrei potuto fare nient’altro che la mia passione è la mia vita e ho sempre pensato che avrei fatto di tutto per far sì che l’arte sarebbe diventata un lavoro.

Quindi dedizione, costanza e curiosità.



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