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Pic by CHOGISEOK
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Ebbene sì, anche nelle nostre abitudini "beauty" ci sono dei piccoli-grandi accorgimenti grazie ai quali potremmo essere in grado di fare la nostra parte nella lotta per la salvaguardia dell'ambiente. In questo articolo vi parlo di alcuni comportamenti che magari alcuni di noi sottovalutano ,ma che invece hanno grande impatto sull'inquinamento come anche, sulle vite degli animali, iniziamo:
DISCHETTI STRUCCANTI:
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Può succedere che, una volta dopo esserci struccate, decidiamo di gettare il dischetto o i dischetti struccanti nel water. Per quanto si tratti di una fibra naturale, il cotone impiega diverso tempo a degradarsi in acqua e, di conseguenza, può accumularsi nelle tubature creando dei blocchi (questo succede anche soprattutto, gettando nel water lentine a contatto o anche capelli). Se non volete rinunciare ai dischetti struccanti quindi, state attenti a dove gettarli, ma nel caso vogliate provare delle alternative esistono ormai in commercio tanti dischetti lavabili in lavatrice, i miei preferiti in assoluto sono quelli di Tabitha Eve, in cotone e bambù che è assorbente e naturalmente antibatterico.
EVITARE MASCHERE MONOUSO:
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Negli ultimi anni abbiamo assistito a un vero e proprio boom delle maschere monouso, ce ne sono tantissime e per tantissime esigenze diverse, sono divertenti da fare e ci lasciano 10 min di completo relax, fino a qui quindi, tutto bene. Dov'è il problema? Ogni singola maschera ha un packaging non biodegradabile, dentro, alcune di queste soprattutto quelle con formula in idrogel, hanno anche un altro strato di plastica attaccato alla vera e propria maschera. Dobbiamo quindi rinunciare ad acquistarle? Potrebbe essere un'idea, anche soprattutto per invogliare le case cosmetiche e/o farmaceutiche a pensare a un tipo di pack più sostenibile, nel frattempo, c'è una soluzione sicuramente migliore. Potete provare una maschera in barattolo riducendo di molto gli sprechi, o i patch occhi che non sono in versione monouso, come quelle di Pixi.
PACKAGING SOSTENIBILE:
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Esistono per fortuna, tantissimi brand dal packaging realizzato con materiali riciclati e soprattutto riciclabili. Avete sentito parlare del brand ILIA, i loro pack sono formulati con materiali riciclati ma non è tutto, ora utilizza la piattaforma Zero Waste Box di TerraCycle dedicata al riciclaggio dei materiali difficili da riciclare, invitando i loro clienti statunitensi a a spedire fino a 5 prodotti cosmetici vuoti al mese del loro stesso brand o anche quelli di un altro marchio, e TerraCycle li scomporrà in modo che questi prodotti o le loro parti riutilizzabili non finiscano in una discarica. Un'iniziativa davvero interessante come quelle a cui si spera ambiscano anche altri paesi e altri marchi.
SPAZZOLINO:
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Gli spazzolini si sa, di norma dovrebbero essere cambiati ogni tre mesi, o comunque quando ci accorgiamo che le loro setole stanno prendendo quella forma "a ventaglio", ebbene la maggior parte degli spazzolini sono in plastica e, anche quello elettrico, necessita che la parte superiore, quella con le setole, venga cambiata ogni tre mesi. Per tutta la vita, cambiare, gettar via ogni tre mesi, della plastica, non è così sostenibile. Ma anche qui troviamo delle alternative molto valide, lo spazzolino in bambù ad esempio, costa circa 90 cent e fortunatamente oramai sono disponibili sempre in più supermercati. Molti di questi poi, hanno le setole in carbone, che le rendono morbide ed efficaci anche per chi ha denti e gengive sensibili! Oppure avete mai visto Foreo ISSA mini? È uno spazzolino elettrico con setole in polimero BTP che si trovano al centro della testina che rimuovono l'accumulo di placca e con setole in silicone che massaggiano delicatamente le gengive, last but not least, è rosa, sembrerebbe proprio lo spazzolino dei sogni se non fosse che lontano dai 90 cent dello spazzolino in bambù ne costa circa 120, ma che dire? Noi continueremo a sognare.
PRODOTTI SENZA PACKAGING:
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Un accumulo di plastica deriva sicuramente dal comprare più shampoo, balsamo, bagnoschiuma vari, ma effettivamente, dovremmo ricordarci che esiste anche la cara vecchia saponetta, che oltre ad essere più ecologica, spesso ne esistono alcune in profumazioni che è impossibile trovare al reparto supermercato, e vi assicuro che sceglierla al posto dei classici bagnoschiuma, non è un sacrificio, provate ad annusare infatti le saponette Dyptique e non tornerete più indietro, la mia preferita è Sapone 34 Boulevard Saint Germain, una fragranza legnosa arricchita con olio di mandorla.
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