top of page

KUBE

Dating online 101 pt. 2: Tinderessa?


Circa un mese fa, avevo accennato alla rubrica Dating online 101, ovvero una serie di articoli di cui mi occupo con lo scopo di creare una piccola guida all’uso consapevole e divertente di internet nel dating. Oggi sono qui per darvi una panoramica delle varie app che ci sono in giro e per comunicarvi, dopo averle testate generosamente in prima persona (non c’è di che), la mia umile opinione a riguardo.


Tinder 9/10

L’app più famosa e più utilizzata, ormai sdoganata, e a mio parere, la migliore.

Si può personalizzare il proprio profilo con foto, informazioni base ( età, lavoro, livello di educazione), scrivere una bio, importare le foto da Instagram e collegare Spotify.

E’ possibile inoltre scegliere una fascia d’età e un limite di km tra noi e i possibili date, ma niente di più. Dopodichè l’app ci mostra i profili disponibili e non ci resta che fare swipe left or right, sperare nel match (mi piace corrisposto) e poi chattare.

Per quanto riguarda le possibili prede posso confermarvi che le persone più “normali” le ho trovate proprio qui su Tinder, nonostante non siano mancate delle grasse risate nel frattempo.

Bumble 7/10

Non così conosciuta in italia, Bumble permette, oltre al semplice dating, di cercare amici o di fare networking grazie a tre modalità separate.

Qui il profilo è un po’ più elaborato, visto che dà la possibilità di aggiungere più informazioni e prevede inoltre, alcune domande a cui poter rispondere così da illustrare un’immagine più chiara di se stessi.

Il tratto distintivo dell’app sta nel fatto che la conversazione può avvenire soltanto se la donna scrive per prima, e c’è un limite di 24 ore entro il quale farlo. Forse non è il massimo per le timide ma si può fare un’ottima scrematura per evitare quegli insopportabili “ciao bellissima” che piacciono tanto a chi non sa iniziare una conversazione un minimo stimolante.

Happn. 6/10

Come in altre app, qui si può creare un profilo piuttosto dettagliato, ma la singolarità dell’app sta negli “incroci”. Oltre alla schermata classica simile a quella di Tinder, c’è anche la possibilità di vedere sulla mappa chi c’è nei dintorni e chi potresti aver incrociato poco tempo prima. Ottima nel classico caso di innamoramento sui mezzi pubblici: a sto giro forse potremo effettivamente rivedere quel ragazzo carino che leggeva David Foster Wallace sul tram e che ci ha guardato prima che scendesse alla fermata.

Meetic. 5/10

Personalmente mai utilizzata fino a poco tempo fa, non l’ho molto apprezzata perché permette di scegliere un sesso per volta durante la ricerca (la bisessualità esiste, il 2020 chiama). Qui l’app dà la possibilità di fare una sorta di profilo di cosa stiamo cercando, sottolineando anche cose opinabili quali fisico, etnia o il reddito. Per quanto non sia la mia tazza di tè, la trovo ancora abbastanza valida.

Badoo 4/10

Presente da molto tempo, rimane comunque piuttosto anonima, presentando le caratteristiche base di tutte le dating app. Difetto per me importante: non c’è bisogno del match per scrivere a qualcuno, il che può sfociare in una serie di persone indesiderate da dover evitare/ rifiutare (no Mauro 50, non sono qui per te).

Bocciata anche per la quantità di viscidi presente. C’è molto meglio.

Lovoo 6/10

Altrettanto classica, l’app permette sia di vedere possibili match,sia chi c’è nei dintorni,sia chi ci ha messo mi piace o chi ci visualizza il profilo. Una cosa carina di Lovoo è la possibilità di fare un test di compatibilità per affinare i criteri per i quali ci vengono proposti i profili. Le persone che si trovano sono ancora nella norma quindi per questo do un 6 di incoraggiamento.

Adotta un ragazzo 6.5/10

Più singolare ma meno famosa è Adotta un ragazzo. Nonostante io l’abbia vista pubblicizzata tempo fa, non l’avevo mai considerata, ma che ora potrei aver rivalutato.

Il punto di forza è la descrizione precisa di sé e degli altri che l’app ci permette di fare in modo da suddividere le persone in categorie, al fine di rendere più semplice l’eventuale scrematura tra i profili papabili. Altra caratteristica dell’app è l’occasione di scrivere a chi ci piace o di “metterlo nel carrello” per lasciar fare la prima mossa all’altro.

Okcupid 5/10

Scoperta in questi giorni, è totalmente in inglese e suppongo non sia ancora tanto usata. A primo impatto è interessante. All’ inizio rispondi a una serie di domande su noi stessi e sui nostri partner ideali. Ottimo potenziale, ma così poco utilizzata da risultare inutile ora come ora. Una cosa che mi ha fatto sorridere è stata una domanda in particolare nel questionario: “Matteo Salvini? sì/no”.

Once 6/10

Questa è un’app dove l’intenzione è ben chiara: una relazione seria. L’app permette un match al giorno così da dare le giuste attenzioni a chi si ha davanti, con l’obiettivo di creare un legame e non è fatta per chi non ha ancora le idee chiare o non ha intenzioni serie. Consiglio solo a chi ha effettivamente intenzione di impegnarsi, perchè chi se ne serve non vuole appuntamenti casuali.

The inner circle 7/10

Ultima ma non per importanza, si tratta di un’altra app che si scosta dalle classiche. Anche questa in lingua inglese, il che mi fa sempre dedurre uno scarso uso in Italia, nonostante abbia trovato persone interessanti. Un po’ controversa, l’app ci propone una serie di persone secondo criteri quali educazione e lavoro, omettendo tutti coloro che non appartengono a determinate categorie. Un po’ d’élite forse, ma per chi trova questi dei requisiti indispensabili farà esattamente al caso loro.


Dunque, ora che avete una lista chiara di cosa il mondo online ci offre, non vi resta che scegliere ciò che più si adatta alle vostre esigenze e iniziare a conoscere persone nuove, non sia mai che la prossima cotta non si trovi a pochi pixel da voi.

257 visualizzazioni
bottom of page