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Lady Gaga è 'Chromatica'

Una tra le più importanti pop star mondiali che non ha sicuramente bisogno di troppe presentazioni. E' nelle classifiche globali già da molti anni e non ha intenzione di fermarsi, 'Chromatica' ne è l'esempio.

© Studio Pending

Bentornati nel mondo di Lady Gaga! Se siete arrivati fin qui, cioè se avete seguito le vicissitudini della sua travagliata carriera, fatta di ascese, cadute, redenzioni e non pochi colpi di scena, sapete che Stefani Germanotta non è nuova a queste storie: è sempre sfumato il confine tra realtà e finzione, tra il personaggio dell'artista forsennata e la persona che vede la realtà a modo suo.



Finalmente é tornata, precisamente il 29 maggio, con il suo sesto album in studio! Per molto tempo chiamato #LG6, il progetto ha preso forma nel tempo, e fa da sequel al grande successo ottenuto con la colonna sonora di A Star Is Born, che ha valso a Lady Gaga enormi successi e riconoscimenti. Il terreno perfetto per un ritorno alla Gaga più Pop, anzi direi Dance, che con questo album riprende il discorso lasciato con il sottovalutato album 'ArtPop'. La linea del disco infatti, é precisa, brani corti ed uptempo, una concentrazioni di canzoni con riferimenti a sonorità dance pop, attinti soprattutto da sonorità anni ’90.

Il disco era già stato definito dance (come genere) già dai primi intenti, ed il primo singolo 'Stupid Love' ha decisamente confermato questa linea. 'Babylon' (impossibile ascoltarla senza ballare come matt*) la segue a ruota; il ritmo é quello da passerella (perfetto per le ballroom), con forte presenza del groove al pianoforte, la canzone ha un ritornello assolutamente contagioso, stupendi i ritornelli a modi gospel, ed anche se forse qualcuno storcerà il naso, il brano ricorda effettivamente un po’ la celebre “Vogue” di Madonna, o “Glam” di Christina Aguilera.


© Alex J. Dolan

Va riconosciuta alla straordinaria Pop Star, una certa dose di coraggio per non aver abbracciato nuovamente il rassicurante e remunerativo "adult oriented pop" dell'ultima colonna sonora e di 'Joanne' ma, anche, una gran furbizia nell'aver indirizzato il nuovo lavoro a un target demografico ben preciso. Fondamentali le collaborazioni con due pesi massimi dello streaming quali Ariana Grande e la girlband sudcoreana BLACKPINK e la durata di gran parte dei pezzi è sotto i tre minuti (facilmente ascoltabili).

Il messaggio di 'Sour Candy' (feat. BLACKPINK) parla di una durezza esterna, ed un cuore caldo. Serve tempo per conoscerla e abbattere la corazza che usa come difesa e la fa sembrare dura e stronza.

Invece, i primi ascolti di 'Rain on Me' mi avevano convinta poco, poi con l’abitudine all’ascolto nel quotidiano, ho capito che invece è stata un'ottima scelta. La super collaborazione Gaga e Grande é assolutamente una delle poche perle pop rilasciate negli ultimi anni. Davvero una canzone superba sotto ogni aspetto, coinvolgente nel ritornello, video ben studiato, e con un messaggio nel testo davvero importante, dove la pioggia rappresenta le lacrime e le prove della vita. Entrambe le pop star ne escono rafforzate.


© Maison Valentino

Un concept neanche così difficile da raccontare, ma ricco di sottotesti tutti da decifrare che, a detta della cantante, riguardano tematiche come l'inclusività, l'uguaglianza, il senso di comunità. Immaginatevi un panorama multicolore, un mondo in cui i diversi colori vivono nella sonorità stratificate. Un mondo fatto di persone reali e sincere, che non sono solo bianche o nere. Ecco perché 'Chromatica' è un titolo sensato. L’amore è sempre una spina esistenziale dove si arriva a desiderare di avere qualcuno, combattuti però dall’esigenza di voler rimanere liberi.


Il brano decisamente più fuori dalle righe e forse anche personale del disco è '911' (di cui è uscito da pochissimo il videoclip). E' la voce fuori dal coro. Il messaggio é tra i più belli ed importanti del disco. Molto personale e cupo sulla lotta contro se stessa, la depressione e altre malattie mentali. Rappresenta un antipsicotico che la aiuta a non cadere nelle spirali negative. Lady Gaga non riesce sempre a controllare la sua mente e per questo ha bisogno di aiuto farmacologico a volte.


Ma, la canzone dell'album che mi ha rapito il cuore è 'Free Woman',un brano che spicca non tanto per la produzione, ma per il suo significato. Parla di una donna forte ed indipendente, che non ha bisogno di un uomo per poter andare avanti. Un brano da donna a donna, che deve spronare ancora di più a lottare per la parità di diritti, in una società che molto spesso sembra voler fare tornare indietro le lancette in fatto di parità tra sessi. Frase chiave: “I’m not nothing without a steady hand, I’m not nothing unless I know I can, I’m still something if I don’t got a man. I’m a free woman”.


© Alex J. Dolan

Ovviamente non poteva che essere la regina indiscussa degli ultimi VMA's (primo red carpet e live show post situazione covid). Oltre ad essere stata premiata come miglior artista dell'anno, Lady Gaga ha rivevuto anche il primo Tricon Award della storia, dedicato a quegli artisti che si sono distinti in più campi, dalla musica alla recitazione, premio che la popstar ha dedicato ai suoi piccoli mostri (come le piace chiamare i suoi fan). Gli altri tre premi - miglior collaborazione, miglior canzone dell'anno e miglior fotografia - li ha vinti per il brano 'Rain On Me', in collaborazione con Ariana Grande, per un totale, alla fine, di ben 9 nominations. Oltre a lei, le protagoniste di quella sera, sono state le spettacolari mascherina, sempre indossate dalla cantante ma soprattutto, firmate (come sempre) Nicola Formichetti.


In conclusione direi che la sua nuova creatura non passa certo inosservata, promossa a pieni voti!



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