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San Valentino: celebrare un amore universale


Nel caso in cui qualcuno di voi non avesse un calendario: oggi è San Valentino. L’amore nell’aria, i ristoranti tutti prenotati per due, Tiger che ci sbatte in faccia qualsiasi cosa inutile rossa e a forma di cuore (anche se la tazza era molto carina…). Aaaah la festa degli innamorati è arrivata.

Ma se invece di avere qualcuno con cui andare ad aspettare due ore per una pizza, per cui farsi venire il panico da regali, giusto ora che era passato quello per Natale, foste single? O magari potreste essere in quelle situazioni che amo definire “cioè ci vediamo sempre ma non siamo fidanzati, però stiamo bene insieme, ma niente etichette, però mi piace” per cui uscire oggi sarebbe TOO MUCH; magari vi siete appena lasciati, o avete una relazione a distanza, o chissà quali altre forme potrebbero rientrare nel “oggi è San Valentino, e io?”. Insomma, non s’ha da fare, forse...

Se però si tratta principalmente di una festa che celebra ogni forma d’amore - oltre al capitalismo, lasciando da parte Marx per quanto rosso sia- perchè non celebrarlo a modo nostro?

Non sono una grande romantica nel senso classico della cosa, bensì sono sempre stata una grande fan di una visione più ampia del sentimento. Ho spesso usato il termine amore per definire sia i sentimenti che provo verso me stessa sia per le persone che mi sono attorno, dandogli così una connotazione universale e non relegando il tutto solo al campo relazionale.

Se appunto nel giorno degli innamorati non siete dunque in una relazione, vorrei che provaste a esprimere il bene che provate a chi quotidianamente è nella vostra vita e vi rende felici, sia che queste persone siate voi, sia i vostri amici.

Partiamo dal self-love.


Il primo periodo dell’anno può risultare un po’ stressante. Tra coloro che hanno la sessione di esami, chi si ritrova sommerso dal lavoro, chi deve fare i conti con i propri propositi che in un paio di settimane non hanno dato i loro frutti e chi si ritrova con mille cose da fare, tutti abbiamo bisogno di un momento di pausa. Ecco che San Valentino può tornare utile in questo caso un po’ come scusa, un po’ come incentivo, per prenderci del tempo così da concentrarci su noi stessi.

Venerdì sera, domani nessuna sveglia alle 7: TREAT YOURSELF. Un’idea perfetta per chi necessita di una pausa e non ama strafare potrebbe essere cenare con il vostro piatto preferito, mettere la musica che più vi piace, fare un bagno caldo, una maschera, leggere il libro che avete dimenticato sul comodino a prendere polvere o vedere quel film che dopo il trailer a novembre dovevate andare a vedere al cinema e che siete riusciti ad aspettare che uscisse pure su Netflix. Zero fatica, massima resa. Extra tip: per il giorno dopo, come ogni appuntamento che si rispetti, l’ideale sarebbe fare colazione a letto o al nostro bar preferito che fa quelle brioches così buone che fanno subito iniziare la giornata con il piede giusto.

Bff alert.

Per chi invece fosse già più rilassato, un po’ estroverso o energico ho un’altra proposta. Sentite i vostri amici e le vostre amiche che sono nella vostra situazione e organizzate una serata solo per voi, per ricordarvi quanto siete importanti nelle rispettive vite e quanto bene ci sia in un’amicizia così. Anche qui le idee potrebbero essere infinite: una gita fuori porta, una mostra che volete vedere da tanto, una cena al vostro ristorante preferito oppure a casa, un pigiama party a base di film e maschere e rosé, una serata nella discoteca dove puntualmente ballate come se foste in camera da sole o un bel film al cinema, proprio ora che ne sono usciti un sacco.

Non c’è motivo per deprimersi o odiare San Valentino, ma è invece un’ottima occasione per passare del tempo di qualità a prendersi cura di chi è sempre con noi.

Dunque, uscite, fate, divertitevi, prendetevi cura gli uni degli altri ma soprattutto amatevi. Un sentimento così forte non va fatto ammuffire solo perchè non si ha una relazione.

 

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