Skincare coreana: questa sconosciuta!
Quante volte abbiamo sentito nominare queste due parole “skincare coreana” senza mai capire bene quanti e quali siano gli step da seguire effettivamente per farla?
Tutto parte dalla concezione della pelle che hanno le coreane e dal concetto di layering. Questa parola significa stratificazione ed è per questo che la skincare coreana si basa sull’esecuzione di così tanti passaggi (dai 10 ai 12): si preferisce applicare più prodotti ma più leggeri, piuttosto che applicarne uno o due pesanti.
L’ordine in cui si svolgono i passaggi non è per nulla casuale: si inizia dai prodotti che necessitano di essere risciacquati, a quelli a cui non serve, partendo da quelli dalla consistenza più leggera fino ad arrivare a quelli più densi e ricchi. Infatti, se applicassimo i prodotti al contrario, quelli più leggeri non riuscirebbe a penetrare bene la pelle avendo come barriera altri prodotti più spessi.
Ma vediamo esattamente quali sono gli step da seguire.
1. Struccaggio/ detersione oleosa
In questo primissimo step si struccano il viso e gli occhi con un detergente a base oleosa. Quest'ultimo, inoltre, rimuove la prima parte di sporcizia che si accumula sul viso come il sebo in eccesso, le impurità e lo smog. Questo step, infatti, è particolarmente adatto alle pelli grasse (al contrario di quello che si potrebbe pensare): il grasso scioglie il grasso ed è così che la componente oleosa del vostro detergente scioglierà il tanto odiato sebo accumulato. Va applicato a pelle completamente asciutta e massaggiato bene. Prima di passare al risciacquo, controllate la fase 2.
2. Detersione a base acquosa
Il secondo step è quello che chiude la macrofase della doppia detersione (fondamentale nella skincare coreana). In questo caso, il detergente conterrà una componente acquosa che andrà a rimuovere la polvere dal viso, il sudore e tutti i residui del detergente oleoso. Esistono in commercio moltissimi tipi di detergenti acquosi, dai gel alle mousse. Questo detergente va applicato sopra al detergente oleoso senza l’aggiunta di acqua. Una volta massaggiato, andate a risciacquare tutto insieme.
3. Esfoliazione
Abbiamo dedicato un intero articolo a questa tematica, quindi per approfondire vi invito a leggerlo. Mi limito a dirvi che questo step va effettuato solo 1-2 volte a settimana e mira ad eliminare le cellule morte dello strato superficiale della pelle del viso. Potete scegliere voi come effettuarla, se con scrub o con peeling.
4. Maschera a risciacquo
A questo punto, passiamo ad un altro step che va fatto solo un paio di volte a settimana. È in questo momento che dobbiamo applicare una maschera viso (purificante, idratante, illuminante…) che necessita di essere risciacquata.
5. Tonico
È il momento di passare alla reidratazione della pelle. Abbandoniamo adesso l’uso dell’acqua. Il tonico è quel prodotto che serve per iniziare a preparare la pelle ai prodotti che applicheremo dopo. Immaginate la pelle come una spugna, che assorbe di più quando è già bagnata rispetto a quando è completamente asciutta no? Questo è esattamente quello a cui serve il tonico: dare una prima idratazione leggera alla pelle.
6. Essenza
Questo è forse l’unico prodotto che non esiste nelle routine occidentali. È più leggera di un siero e più corposa di un tonico, è un concentrato di attivi che rinforzano le barriere protettive della pelle, rendendola più luminosa e levigata. Si usa, inoltre, come passaggio tra il tonico e il siero. È un prodotto dalla texture leggerissima, spesso la consistenza è come acqua ed è per questo che è perfetta anche per le pelli oleose.
7. Siero
Questo è uno degli step fondamentali (scherzo, sono tutti fondamentali). Il siero è il prodotto che più personalizza la skincare di ognuno di noi. Ne esistono un’infinità e ognuno deve scegliere quello che più si adatta alla propria pelle e alle sue esigenze. Avete bisogno di illuminare la pelle? C’è un siero apposta. Ne volete uno antiossidante? Esiste. O preferite qualcosa di super idratante? Niente di più facile da trovare. Insomma, il siero è principalmente un concentrato di attivi che agisce in profondità.
8. Maschere in tessuto (o in generale non a risciacquo)
Adesso è il momento di applicare quella maschera in tessuto rimpolpante che abbiamo comprato tempo fa. A parte gli scherzi, via libera alle maschere che dovete tenere sul viso “a oltranza”. Ovviamente, sono compresi in questo step anche i patch per gli occhi.
9. Contorno occhi
Ebbene sì, va applicato prima della crema. Inutile perderci in tante chiacchiere, è quella cremina che è fatta apposta per essere applicata nelle zone iper delicate del contorno occhi e del contorno labbra. Applicatelo preferibilmente con l’anulare e picchiettandolo (delicatamente) invece che spalmarlo o trascinarlo.
10. Crema
Questo step, nella skincare coreana, serve a sigillare tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora. Impedisce infatti l’evaporazione dei prodotti applicati prima, in modo che possano agire meglio e più a lungo. Anche qui, ne esistono di infiniti tipi, da quelle più leggere (come le lozioni) a quelle più corpose. L’importante è ricordare che in questo tipo di skincare non servono a idratare ulteriormente (abbiamo già fatto abbastanza no?) ma essenzialmente come barriera.
11. Spf/sleeping mask
Anche qui, su Kube troverete ben due articoli che approfondiscono l’argomento spf, ma è fondamentale ribadirlo. Questo step non va MAI saltato e, come vedete, è l’ultimo della routine. L’spf, nemmeno a dirlo, protegge la nostra pelle dalle radiazioni dannose emesse dal sole. Non c’è inverno, nuvola, ombra che tenga: le radiazioni arrivano ovunque.
Se, invece, si sta effettuando la skincare serale, dopo la crema via libera a sleeping mask da lasciare in posa tutta la notte.
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