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New York fashion week, tra inclusività e empowerment femminile.


Si è conclusa sabato la prima fashion week di questo mese tutto dedicato alla moda. Sette giorni in cui New York è stata il centro assoluto del fashion system, tra presentazioni, sfilate e party.

Una fashion week scenica, piena di sorprese, musica e balli, come se fossimo nel magico mondo di Broadway. Tutti i designer hanno creato location sospese nel tempo, ambientate in passati storici o in realtà eteree. Non c’è stato spazio per la classica passerella minimal che tanto era in voga anni fa.

Sfilate che in pieno stile Americano, sono diventate dei veri e propri show, con scenografie mozzafiato, e artisti che si esibiscono in performance sonore sulla runway durante lo spettacolo. Così è stato da Ralph Lauren, che per l’occasione ha fatto un tuffo nel passato, portando i suoi invitati indietro nel tempo fino agli anni ’20: una sfilata a tema, dove la collezione era perfettamente ambientata in una location allestita da night club in stile Art Decò. A rendere più suggestivo il tutto, l' esibizione live di una band swing con finale di Janelle Monae.

Ma ciò che ci ha colpito maggiormente, è che questa fashion week è stata diversa da tutte le altre messe in scena precedentemente, una fashion week di cui noi di Kube Community siamo più che orgogliose. Quest’anno a New York, tanti brand, attraverso le loro creazioni e i loro show, hanno portato sulla runway modelli e messaggi di inclusività, incentrati sul body positive e sull’uguaglianza sociale.

Certamente uno degli show più significativi è stato quello di Chromat, che per la sua passerella, ha eliminato quegli standard ormai tanto radicati di modelle slim dalle gambe lunghe e guance vuote, per lasciare spazio a una runway fatta di donne comuni, alte o basse, curvy o skinny, tatuate o meno, di qualsiasi etnia. Una passerella fatta di donne vere, tra cui anche una donna che mostra il seno nudo senza vergogna, nonostante sia stato trasformato dalle cicatrici di una malattia vittoriosamente superata. Una passerella dedicata al empowerment femminile, dove ogni donna viene valorizzata per quella che è. Uno dei modelli più emblematici è stato quello indossato da Tess Holliday, un abito bianco, lungo, stampato in vari punti con la scritta “sample size”, quella che comunemente viene indicata come la taglia standard, usata nei campionari per i fitting. Proprio quest’abito, indossato dalla curvy make-up artist e IG influencer Tess, vuole esprimere il concetto che ogni taglia può, e deve essere una sample size.

E a sposare il concetto di inclusività, c’è stato anche Tommy Hilfigher, che dopo tre anni di assenza dalla fashion week della grande mela, è tornato alla ribalta con uno show unico, disegnato in collaborazione con Zendaya, tutto incentrato sugli anni ’70. E tra le modelle statuarie con pantaloni a zampa e completi glitterati, chi ha davvero rubato tutta la scena lasciando positivamente colpito il pubblico dell’Apollo Theatre, storico teatro in cui si è svolto lo show, è stata Ashley Graham, modella conclamata, invitata dal designer a sfilare nonostante il pancione da gravidanza, dimostrando così che anche in dolce attesa, le donne son capaci di compiere grandi passi, sia in passerella, che nella vita professionale.

E se tutto questo non bastasse, la ciliegina sulla fashion week è stata messa dallo spettacolo\sfilata di Savege x Fenthy di Rihanna. La sfilata di intimo disegnata dalla pop star America, si è prefissata l’obbiettivo di essere un contro altare delle celeberrime sfilate di Victoria secret, famose per i suoi angeli, modelle bellissime dai corpi statuari. Rihanna decide di invertire le regole, concedendo la passerella a donne di qualsiasi taglia, etnia e orientamento sessuale, affermando di voler avere un impatto positivo su tutte le donne, qualsiasi sia la loro natura o provenienza. Uno show di cui sappiamo ancora poco, dato l’assoluto divieto imposto dalla designer di registrare con qualsiasi device immagini dell’evento, lasciando così un’enorme suspance in tutto il mondo. Ma non disperiamo poiché presto anche noi, avremo modo di vedere lo show online. Lo spettacolo, rivoluzionario nel suo format, sarà infatti trasmesso il 20 di settembre in streaming su Amazon Tv, in esclusiva mondiale.

Una New York, che avanguardista come è sempre stata, porta dalle passerelle alla vita quotidiana, messaggi di uguaglianza, rispetto, amore per se stessi, per il proprio corpo e per quello degli altri. È questa la moda, che specchio della nostra società, diventa storia.

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