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Milano fashion week: giungla urbana di eccletticità.


Si spengono le luci sulla terza e penultima tappa di questo fashion month, Milano.

La grande mela italiana, polo economico e commerciale, capitale della moda e del design, ha vissuto una delle sue settimane più importanti dell'anno. Bastava camminare tra le vie del quadrilatero della moda, per assistere a delle vere e proprie catwalk urbane, dove celebrities, influencer e modelle, hanno sfoggiato i loro outfit migliori.

E come ogni anno, raccontare questa fashion week non è semplice, essendo la più ricca di presentazioni, sfilate ed eventi. I big della moda che sono scesi in passerella sono davvero tanti, e citare Prada, Fendi, Gucci, Marni, Versace, Etro o Alberta Ferretti, non basterebbe a racchiudere tutta la varietà di trend, concept, forme, colori e tessuti, captati negli ultimi sette giorni.

Ma come sempre c’è qualcosa che accomuna tutte le differenti vibes dalle passerelle, dei macro fenomeni avvertiti da tutti i brand, che quest’anno potremmo riconoscere nel pazzo mondo dell’ eccletticità declinata nella contemporaneità, e il tema evergreen delle donne romantiche che lottano nella giungla urbana.

E così che assistiamo a sfilate estremamente estrose, fatte di forme e colori, acconciature e make up mixati in chiave visionaria, che sulla passerella parlano tramite ambientazioni e temi specifici.

È il caso di Moschino, che grazie alla visone utopica del first designer Jeremy Scott, ha presentato una collezione mai vista prima, tutta dedicata al genio di Picasso. Abiti che attraverso le loro difficili letture, elogiano il pittore spagnolo in tutte le sue fasi, dal blu, al rosa, fino alla piena scomposizione cubista.

Anche Giuliano Calza, attraverso la sua sfilata ci porta in un mondo immaginario, fatto di revival anni ’90, ma con un occhio al futuro. Fuoco centrale della passerella è stato l’enorme dinosauro fucsia, esplicito riferimento al colossal di Spielberg, Jurassic Park, mentre tutto intorno, la runway si popolava di donne più simili a manga giapponesi che a modelle, con parrucche nere e pupille dilatate, e con mini abiti coloratissimi che ricordano gli hentai da cui traggono ispirazione.

E sempre in ambientazioni surreali, Dolce e Gabbana ci porta nella sua selvaggia giungla tropicale, dove le donne mediterranee sfilano con tacchi vertiginosi, creando la collezione intitolata “Sicilian Jungle”. Camicie, gonne e abiti che con maxi stampe si animano di flora e fauna, motivi floreali e trame animalieur con pattern maculati e zebrati.

Anche Fendi e Marni hanno arricchito le loro collezioni con abiti che in maniera, più o mena leggiadra, tra stampe e ricami, riprendono i temi della natura, con fiori, piante e arbusti. E a differenza delle visioni più classiche, questi pattern decorano non solo gli abiti, ma anche gli accessori, come giacche, cappelli e scarpe, che in maniera impeccabile, Fendi mixa con fantasie a quadri e tessuti pellicciosi.

Una fashion week ricca di tendenze, che detteranno i nostri gusti per le prossime stagioni.

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