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Milano Digital Fashion Week, verso una moda più democratica?


La fashion week non rinuncia ai suoi appuntamenti e per la prima volta si sposta sul Digital. 


Milano Digital Fashion week - July Issue, è la prima fashion week totalmente digitale che andrà in scena dal 14 al 17 luglio. Un serie di eventi tra cui sfilate, webinar, lection magistralis e performance live che la Camera Nazionale della Moda Italiana ha organizzato in un calendario streaming visibile sia sul sito ufficiale del CNMI, che sui loro canali social come Instagram, YouTube, FaceBook e Twitter. 


Questa speciale versione della fashion week, nasce per fronteggiare, nel modo più concreto possibile, la grande perdita economica che il Covid-19 ha portato nel settore moda del nostro paese, motivo per il quale in calendario, oltre ai grandi nomi riconosciuti a livello internazionale, troveremo anche designer emergenti e piccoli brand, con l’unico grande scopo di aiutare il nostro Made In Italy.  


37 brand a cui oltre lo spazio della sfilata, verranno dedicati degli slot per presentare contenuti esclusivi, backstage e interviste. Per quello che è stato svelato fino ad ora, solo due maison hanno deciso di presentare le loro collezione nella vecchia modalità live (con un pubblico ristretto e selezionato), Etro e Dolce e Gabbana, che sfileranno entrare mercoledì 15 luglio.



Verso una moda più democratica? 


Una fashion week atipica quella che inizierà la prossima settimana, digitalmente, a Milano. Nessuna celebrtities o influencer sfilerà davanti agli headquarter delle storiche maison fotografata da mille paparazzi, nessuna presentazione con scenografie degne di un set di HollyWood, e nessun evento mondano e after party esclusivo tra champagne e tacchi 12, solo uno streaming sul proprio device Ma quella che potrebbe sembrare la settimana della moda più individualista della storia italiana, potrebbe rivelarsi proprio la più inclusiva. 


A differenza di NY e della sua fashion week urbana e accessibile, e di Londra dove alcuni posti vengono addirittura messi in vendita, tutti gli appassionati di moda sanno quanto sia difficile accaparrarsi un posto in standing a una sfilata di serie A della fashion week milanese. Anche se negli ultimi anni l'alta moda italiana e francese cerca di dipingersi sempre più inclusiva e in dialogo con la street culture, la verità è che il suo mondo rimane sempre più chiuso ed elitario. Non ci sono biglietti o prezzi, entra solo chi fa parte del giro e, a meno che tu non sia un grande buyer, un giornalista riconosciuto, o l'influencer fortunata di turno, il massimo a cui potrai ambire (passando comunque da agenzie e uffici stampa) sarà un' invito a qualche presentazione o a una sfilata collaterale. L'olimpo della moda rimane per pochi.

Ma questo speciale appuntamento potrebbe cambiare le carte in tavola.

È vero che le sfilate in diretta streaming non sono una novità di quest'anno, ma è la prima volta che vengono proposte come un'esclusiva. Immaginate di essere lì, davanti al vostro smartphone in diretta con Ferragamo, Gucci o Missoni, e vedere esattamente la stessa cosa che vedrà Anna Wintour nel suo ufficio di NY. Per la prima volta tutti avremo gli stessi strumenti e possibilità, tutti potremo sentirci seduti nel front row di una grande sfilata (a porte chiuse) a goderci lo spettacolo. Nessun invito esclusivo, nessuna distinzione sociale, tutti davanti al nostro device potremo scoprire e approfondire, nello stesso momento, i nuovi linguaggi e trend della moda.  E se questa prima digital fashion week, senza caos carnevalesco, orpelli ed esclusività, non fosse altro che il preludio di una nuova forma di comunicazione della moda più democratica e inclusiva?

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